Tutte le novità
15 Marzo 2022 - 08:31
ORE 8.19 - A Kiev "ci sono vittime negli edifici residenziali colpiti questa mattina presto" dall'artiglieria russa. Lo comunica in un messaggio sui social Vitaly Klitschko, sindaco della capitale, aggiungendo che sono stati colpiti 2 grattacieli nel distretto di Sviatoshynskyi e uno a Podilskyi. Colpita "anche - una casa privata. Sul campo stanno operando soccorritori e medici" conclude Klitschko.
ORE 8.12 - Pechino si oppone risolutamente a qualsiasi parola e azione che diffonda informazioni false o distorca e screditi la posizione della Cina. A sottolinearlo, nel corso dei colloqui avuti ieri a Roma con il consigliere per la sicurezza nazionale statunitense Jake Sullivan, è stato Yang Jiechi, membro dell'Ufficio Politico del Comitato Centrale del Partito Comunista Cinese, citato dalla Xinhua, dopo che era emersa la notizia di una richiesta da parte russa di assistenza militare alla Cina.
Yang, anche direttore dell'Ufficio della Commissione Affari Esteri del Comitato Centrale del Pcc, ha sottolineato che la Cina sostiene sempre il rispetto della sovranità e dell'integrità territoriale di tutti i paesi e il rispetto degli obiettivi e dei principi della Carta delle Nazioni Unite ed è impegnata a promuovere i colloqui di pace.
Yang, si legge ancora, ha invitato la comunità internazionale a sostenere i colloqui di pace Russia-Ucraina in modo che si possano ottenere risultati sostanziali il prima possibile e per contribuire a ricomporre la situazione il prima possibile.
ORE 7.58 - La guerra finirà al più tardi all'inizio di maggio, quando la Russia avrà esaurito le risorse di cui dispone per attaccare il suo vicino. A fare questa previsione è stato un consigliere del governo ucraino citato dai media del paese. "Penso che entro maggio, all'inizio di maggio, dovremmo avere un accordo di pace", ha dichiarato Oleksiy Arestovich, consigliere del capo di gabinetto del presidente ucraino, precisando che "o ci sarà un accordo di pace raggiunto rapidamente, in una o due settimane, con il ritiro delle truppe e tutto il resto, oppure ci sarà un tentativo di mettere insieme alcuni, diciamo, siriani, per un secondo round e, quando avremo respinto anche loro, un accordo entro metà aprile o fine aprile".
ORE 7.42 - Sono oltre duemila i civili rimasti uccisi nella città sudorientale ucraina di Mariupol. A darne notizia sono state oggi le autorità municipali del centro, precisando che dall'inizio dell'invasione russa, i morti nella città di 400mila abitanti assediata per giorni dai militari russi e completamente isolata dall'esterno sono stati 2.357.
Il consigliere del sindaco, Petro Andriushchenko, ha definito la situazione 'disumana'. "Non c'è cibo, non c'è acqua, non c'è luce, non c'è riscaldamento", ha affermato parlando del rischio di un numero molto più alto di vittime con il passare dei giorni e l'intensificarsi degli attacchi, che potrebbero causare - ha affermato - fino a 20mila morti.
ORE 7.20 - Chiunque si sia reso responsabile di gravi atti di guerra sarà chiamato a renderne conto. Ad assicurarlo è stato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky in un videomessaggio. “Stiamo lavorando con i nostri partner a nuove misure punitive contro lo stato russo”, ha affermato. “Sono grato a quei russi che non smettono di cercare di diffondere la verità...e personalmente alla donna che è entrata nello studio televisivo con un poster contro la guerra”, ha affermato confermando la ripresa dei negoziati con Mosca dopo la pausa di ieri. La Russia sta cominciando a realizzare che con la guerra non andrà da nessuna parte, ha detto ancora sottolineando: “Non si aspettavano una simile resistenza. Credevano nella loro stessa propaganda, che ha detto menzogne sul nostro conto per decenni”.
Copyright @ - Nuovo Giornale Roma Società Cooperativa - Corso Garibaldi, 32 - Napoli - 80142 - Partita Iva 07406411210 - La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo - Il giornale aderisce alla FILE (Federazione Italiana Liberi Editori) e all'IAP (Istituto di autodisciplina pubblicitaria) Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo giornale può essere riprodotta con alcun mezzo e/o diffusa in alcun modo e a qualsiasi titolo