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Rottamazione cartelle, cosa succede se non si paga?

Rottamazione cartelle, cosa succede se non si paga?

Rottamazione delle cartelle e mancato pagamento al fisco di una rata o del saldo finale? Attenzione, perché potrebbe costare caro. A spiegare quali possono essere le conseguenze se non si è in regola sono gli esperti de La Legge per Tutti, sito di informazione e consulenza legale.

"Al di là delle diverse sospensioni e proroghe concesse durante l’emergenza dovuta alla pandemia di Covid-19 (nel momento in cui scriviamo, l’ultima dilazione dei pagamenti per le rateizzazioni e le rottamazioni è prevista fino al 30 aprile 2022), il meccanismo a regime - sottolineano - prevede la decadenza dai benefici e il recupero del dovuto. In alcuni casi è possibile rimettersi in carreggiata chiedendo la rateizzazione, ma ci sono scadenze precise per farlo".

Il mancato pagamento delle rate entro le scadenze previste dal piano di rottamazione, spiegano gli esperti, "comporta la decadenza dai benefici concessi. Alla rata interamente non versata è equiparata quella pagata per un importo insufficiente o oltre il termine previsto. Bisogna, però, ricordare che esiste, per ciascuna rata, una tolleranza di legge, pari a 5 giorni. E con l’ulteriore proroga al primo giorno lavorativo successivo, in caso di scadenza del termine di pagamento della rata in un giorno festivo. Così, ad esempio, una rata in scadenza il 30 novembre potrà essere pagata in tempo utile entro il 6 dicembre, senza incorrere nella decadenza".

La decadenza dai benefici della rottamazione ter, o del saldo e stralcio, comporta inoltre la possibilità, per l’Agenzia Entrate Riscossione, "di recuperare coattivamente l’intero importo dovuto e non ancora versato (i pagamenti eseguiti in precedenza vengono considerati in acconto sul debito complessivo). In particolare, potranno essere disposti i pignoramenti sugli stipendi, pensioni, conti correnti e immobili del debitore inadempiente: insomma, riprendono vita tutte le conseguenze sfavorevoli che la rottamazione aveva bloccato, sino a quando il contribuente non è stata dichiarato decaduto", avvertono gli esperti.

Ma si può rateizzare il debito? "In linea generale - risponde ancora La Legge per Tutti -, la legge impedisce che possano essere accordate nuove dilazioni in caso di mancato rispetto dei termini di pagamento delle rate della rottamazione e della conseguente decadenza. In via eccezionale, il Decreto Fiscale 2021 ha consentito la possibilità di chiedere la rateizzazione per i piani di rottamazione scaduti (per una qualsiasi delle edizioni, dalla prima alla rottamazione ter compresa) e per i quali il contribuente era stato dichiarato decaduto dalla sanatoria. L’istanza di rateizzazione consente non solo di dilazionare i pagamenti residui, ma anche di bloccare le procedure esecutive, come i pignoramenti e i fermi amministrativi dei veicoli. Stando alla prossima conversione in legge del Decreto “Milleproroghe” (attualmente all’esame del Parlamento), la domanda di rateizzazione va presentata entro il 30 aprile 2022, salvo ulteriori proroghe".

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