Cerca

«Una pizza Margherita costerà 8 euro», l'avvertimento dei pizzaioli

«Una pizza Margherita costerà 8 euro», l'avvertimento dei pizzaioli

«Una pizza Margherita costerà 8 euro», l'avvertimento dei pizzaioli.

Caro bollette, una pizza margherita costerà 8 euro secondo quanto stimato dai pizzaioli. Aumenta il prezzo dell’energia fino al 70% e a rimetterci sono cittadini, ristoranti ed esercizi commerciali.

 

Caro bollette, pizza margherita a 8 euro

Sale il prezzo del carburante ma anche quello dell’energia, le bollette hanno subito un aumento spropositato e, di conseguenza, salgono anche i costi di approvvigionamento delle materie prime e delle utenze.

Il pizzaiolo Luigi Marra della pizzeria San Carlo 17 e Antonio Prisco delle pizzerie Prisco, ne hanno parlato a Fanpage.it durante un’intervista.

 

 

Una pizza margherita a 8 euro: colpa del caro bollette

I pizzaioli lamentano un caro bollette al 70% in più rispetto al 2021, questo comporta anche un aumento del costo delle materie prime.

“A novembre ho ricevuto una bolletta per l’energia elettrica di 718,90 euro”, ha detto Marra, “A gennaio 2022 la situazione è completamente cambiata, con il prezzo che è praticamente raddoppiato: mi è arrivata infatti una bolletta di 1.309 euro”.

Prisco, invece, si è visto quasi triplicare la bolletta dell’energia: “L’azienda è sempre la stessa, i consumi sono sempre uguali ma il costo è quasi triplicato”, ha dichiarato.

 

 

La guerra in Ucraina: aumento della farina

La guerra in Ucraina non ha ripercussioni solo sul settore energetico. Non provoca solo un aumento delle bollette: a lievitare saranno anche i prezzi di pane, pasta, farina e biscotti.

A lanciare l'allarme è il Cai, Consorzi Agrari d’Italia, che evidenzia come il costo del mais sia già aumentato del 3,5%, quello del grano tenero del 2,5%, la soia dell'1,5%. Così come è aumentato il costo di tutti i cereali. Sono i prezzi più alti negli ultimi nove anni.

 

A essere colpito, però, è anche tutto il "Made in Italy": agroalimentare in testa e poi moda, arredamento, settore farmaceutico e turismo.

In ballo, secondo il Cai, c'è un volume di affari di circa 21 milioni di euro tra imprese italiane e russe. Coldiretti e Confagricoltura hanno lanciato l'sos pane, con i prezzi del grano al top da 9 anni.

L'Italia importa il 64% del grano e il 53% del mais per il mangime del bestiame.

L'Ucraina è il nostro secondo fornitore di mais con una quota del 20%, la Russia è il primo fornitore mondiale di grano. I costi delle semine sono già raddoppiati. Triplicati quelli dei mezzi agricoli e dei fitosanitari.

 

 

La guerra sta congelando circa 27 miliardi di interscambio dell'Italia con Russia (21,7 miliardi) e Ucraina (5,4). L'export vale 9,8 miliardi, sbilanciato sulla Russia per 7,7 miliardi.

L'import pesa per 17,3 miliardi, di cui quasi 14 miliardi dalla Russia e di questi 8,4 di gas e petrolio (60%). L'Italia è il quarto Paese esportatore dell'Ue sul mercato russo.

Il "made in Italy" è molto apprezzato, specie per quanto riguarda moda, mobili e macchinari.

A essere danneggiate sono le piccole imprese, soprattutto quelle di Emilia-Romagna, Veneto, Marche, che coprono il 34,9% del prodotto italiano in Russia.

 

 

Il piano del governo

Intanto dalle parti di Palazzo Chigi fanno sapere che il Governo è al lavoro per approvare il primo pacchetto di misure anti-crisi già questa settimana. In particolare, al vaglio dell’esecutivo ci sarebbe un pacchetto per contenere i prezzi di carburanti ed energia; sul fronte carburanti il governo starebbe valutando un provvedimento per il taglio dei prezzi di benzina e diesel; sul fronte bollette l’esecutivo starebbe vagliando la possibilità di rateizzazione oltre a un intervento per calmierare nuovamente i prezzi.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Il Roma

Caratteri rimanenti: 400

Logo Federazione Italiana Liberi Editori