Cerca

Si rischia la serrata del pane

Si rischia la serrata del pane

I panificatori al tavolo regionale: prezzi triplicati, soluzioni subito o protesta

NAPOLI. Pochi giorni. Aspettano una risposta dalla Regione Campania «entro pochi giorni». In caso contrario «siamo pronti a una serrata dei nostri negozi». Le organizzazioni rappresentative dei panificatori campani hanno appena concluso il vertice in Regione con gli assessori all’Agricoltura, alle Attività produttive e la Commissione regionale Agricoltura. Un tavolo per cercare di assumere iniziative per fermare la continua crescita delle materie prime dovuta alla guerra in Ucraina. Aumenti che provocano l’incremento dei costi di produzione dei panificatori. «INTERVENTI ECONOMICI URGENTI». La farina, l’energia, la carta, il packaging: i produttori denunciano prezzi praticamente triplicati in pochissimo tempo. Risultato: il pane viaggia ormai verso i 3 euro al chilo e potrebbe ancora aumentare. Per questo le organizzazioni dei panificatori hanno chiesto alla Regione interventi economici urgenti per sostenere le loro attività che versano in gravi difficoltà. Domenico Filosa, presidente Unipan Confcommercio, al termine della riunione spiega che «non possiamo mica vendere alla gente il pane a 4 euro al chilo». In mancanza di una soluzione «faremo una serrata».

IL TAVOLO IN REGIONE. Dal canto suo la Regione è consapevole delle difficoltà, e ieri ha provato a mettere sul piatto un piano nazionale e regionale, per sostenere le attività di pianificazione e per una politica agraria finalizzata a potenziare le produzioni agricole in Campania anche attraverso l’impiego dei terreni confiscati alla camorra a fini agricoli. Al tavolo di confronto (nella foto) presso la sede della Giunta regionale campana, oltre alle organizzazioni dei panificatori c’erano il presidente della Commissione regionale Agricoltura, Francesco Emilio Borrelli, e gli assessori regionale all’Agricoltura, Nicola Caputo, e alle Attività produttive, Antonio Marchiello.

«CONTRASTARE L’AUMENTO DEI PREZZI». Borrelli ha spiegato che «occorre una politica agricola nazionale finalizzata a contrastare l’aumento dei prezzi del grano e dell’energia ed una politica regionale finalizzata a potenziare le produzioni agricole sul territorio». Non solo. A queste misure vanno aggiunti interventi finanziari urgenti «per sostenere la categoria che produce un bene alimentare di prima necessità in una Regione - ricorda Borrelli - nota nel mondo per la produzione di pane, pasta, pizza. Va creato, inoltre un sistema di filiera per il settore della panificazione».«RAFFORZARE LA PRODUZIONE INTERNA». Dal canto suo l’assessore Caputo afferma che il problema va affrontato «rafforzando la nostra produzione interna e allentando i vincoli di sostenibilità ambientale». Per questo, spiega, «abbiamo chiesto al ministro Patuanelli un rinvio della Pac, la rimozione dei vincoli ambientali, il potenziamento delle politiche alimentari territoriali, la rimodulazione del Pnrr per sostenere l’agricoltura, il potenziamento della misura Psr per sostenere le attività agricole». «BANDO FINO A 150MILA EURO». Marchiello ha ricordato che la Regione ha pubblicato un bando per migliorare le attività d’impresa attraverso risorse dai 30 ai 150mila euro, un modello imitato anche da altre Regioni. Verificheremo ulteriori misure anche in Conferenza delle Regioni».

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Il Roma

Caratteri rimanenti: 400

Logo Federazione Italiana Liberi Editori