Tutte le novità
20 Marzo 2022 - 07:00
NAPOLI. Un viaggio lunghissimo dal confine tra Polonia e Ucraina fino a Napoli. Il primo autobus è arrivato ieri sera all’ombra del Vesuvio, mentre un secondo mezzo è atteso per oggi. Il grande cuore di Napoli resta mobilitato al massimo per accogliere i profughi provenienti dalle zone di guerra dell’Ucraina. A BORDO MOLTI BAMBINI. Quelli giunti ieri sono soltanto gli ultimi arrivati di un flusso che non accenna a rallentare. Anzi, col passare delle ore si fa sempre più massiccio. Il trasporto dei profughi è stato organizzato dal gruppo di imprese sociali Gesco con Mediterranea Saving Humans. A bordo del bus arrivato ieri c’erano 83 persone, soprattutto donne e bambini, tra cui un bimbo di appena un anno e mezzo. Si tratta di ucraini in fuga soprattutto dalle città di Kharkiv, Zaporyzhzhia (dove si trova la centrale nucleare più grande d’Europa) e da Donetsk, città che si trova nella autoproclamata repubblica filorussa del Donbass di cui la Russia chiede il riconoscimento a Kiev. Sono tutte città che negli ultimi giorni sono rimaste sotto il fuoco incessante dell’esercito e dell’aviazione russa. L’ACCOGLIENZA A NAPOLI. Ad accogliere i profughi sono stati il presidente di Gesco, Sergio D’Angelo, e alcuni operatori del gruppo, che hanno portato doni ai bambini, mentre il mago Marfi (Fabio Barone) ha intrattenuto i piccoli provati dal viaggio. Come d’accordo con l’Asl Napoli 1 Centro - ricorda Gesco - i profughi hanno fatto l’iter vaccinale all’hub di Fuorigrotta e all’ospedale del Mare dove espleteranno anche le pratiche per lo status di rifugiato, e saranno poi quasi tutti accolti dai loro familiari qui a Napoli. UNA DONNA SARÀ OPERATA D’URGENZA. Tra loro anche una donna ucraina che sarà operata d’urgenza per un tumore, grazie alla disponibilità del direttore sanitario dell’Asl Napoli 1 Centro, Ciro Verdoliva.«Con immensa emozione e con la solidarietà di persone che hanno voluto contribuire a questa missione, accogliamo i primi bambini e le prime donne che arrivano dall’Ucraina - ha detto il presidente di Gesco D’Angelo - e stiamo valutando se sarà necessario organizzare nuove missioni». Un secondo bus diretto a Napoli è partito ieri dal confine polacco, dove si stanno riversando i profughi, e il suo arrivo è previsto nele prime ore di oggi. D’altra parte Napoli rimane in prima linea nell’accoglienza ai profughi ucraini. Lo dimostrano anche i numeri diffusi ieri dal Viminale, secondo cui il capoluogo partenopeo è assieme a Milano, Roma e Bologna una delle città di destinazione dichiarate all’ingresso dei profughi in Italia. Le persone in fuga dal conflitto in Ucraina giunte finora in Campania sono oltre 3.500. LA MISSIONE PARTITA DA NAPOLI. D’altra parte quattro giorni fa la stessa carovana della Ong Mediterranea Saving Humans era partita da Napoli diretta al confine ucraino; bus e van con aiuti umanitari e per riportare qui le persone che stanno scappando dalla guerra. Laura Marmorale, coordinatrice di Gesco e attivista di Mediterranea Saving Humans, spiega che «quella che abbiamo visto in questi giorni non è stata la guerra sul campo di battaglia ma gli effetti che ha lasciato sui volti, le vite e la serenità delle persone. Ci ha segnato e ci ha colpito moltissimo». La Marmorale promette: «Non lasceremo da sola neanche questa frontiera, cercheremo in ogni modo di tornare lì e di portare ancora il nostro sostegno e il nostro aiuto».
Copyright @ - Nuovo Giornale Roma Società Cooperativa - Corso Garibaldi, 32 - Napoli - 80142 - Partita Iva 07406411210 - La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo - Il giornale aderisce alla FILE (Federazione Italiana Liberi Editori) e all'IAP (Istituto di autodisciplina pubblicitaria) Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo giornale può essere riprodotta con alcun mezzo e/o diffusa in alcun modo e a qualsiasi titolo