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21 Marzo 2022 - 07:15
LA MANIFESTAZIONE Il corteo terminerà al Plebiscito. Ieri i primi incontri con i familiar
NAPOLI. Dopo la veglia di questa notte a Santa Chiara, il flash mob nautico a Molosiglio e le dodici tappe di Agesci durante le quali sono stati ripercorsi i luoghi del dolore, i nomi del dolore: Estate, Landieri, De Martino, Pastore, Galletta, Del Core, Esposito Ferraioli, Gigi e Paolo, vittime del rapido 904, D'Errico, Scamardella, Cesarano, oggi è la giornata del corteo, la giornata dei mille nomi. Un percorso per costruire una memoria comune e impegnarsi a fianco di chi lotta contro l'illegalità. Si parte alle 9 da piazza Mancini-Garibaldi per arrivare alle 10.15 in piazza del Plebiscito. Qui saranno letti i mille nomi delle mille vittime. Con Libera e Terra Mia, i giovani dell’Uds, i boy scout, le Acli, l’associazione Antonio Caponnetto, la Federazione nazionale della Stampa italiana, il Sindacato unitario giornalisti della Campania, l'Usigrai e Articolo2, i parenti delle vittime che ieri sono giunti a Napoli da tutte le città d’Italia per essere insieme il “21 marzo, Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie”, per far rivivere le idee di donne e uomini che hanno combattuto la logica perversa della criminalità organizzata e hanno pagato con la vita. In contemporanea con la piazza di Napoli, in centinaia di città italiane, in Europa, in Africa e in America Latina, cittadini e associazioni si riuniranno per leggere i nomi delle persone uccise dalle mafie: un momento di riflessione e incontro per testimoniare la propria vicinanza ai familiari delle vittime che ancora cercano giustizia. Anche l’associazione contro le illegalità e le mafie “Antonio Caponnetto” ha aderito alla nanifestazione nazionale. «Essere in prima linea contro le mafie che avvelenano i territori e le loro economie e accanto alle famiglie delle vittime della criminalità è doveroso» hanno detto. «C’è un’Italia che si ribella all'indifferenza, all'illegalità, alle mafie e alla corruzione che devasta i beni comuni e ruba la speranza. Un’Italia consapevole che la convivenza civile e pacifica si fonda sulla giustizia sociale, sulla dignità e la libertà di ogni persona» afferma Libera nell'imminenza della Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie che, come ogni anno, promuove per il 21 marzo con Avviso Pubblico e in collaborazione con la Rai. L'evento principale, ricorda il Sir, si svolgerà a Napoli, ma altre manifestazioni sono in programma in ogni aprte del mondo vi sia stata una vittima morta ingiustamente per mano della mafia. Quella di quest'anno sarà la 27esima edizione. «La Giornata della memoria e dell'impegno - ha ricordato Luigi Ciotti, presidente di Libera - non è la retorica della memoria, non è un evento, ma è una memoria viva. Loro sono morti, uccisi dalla violenza criminale mafiosa, noi dobbiamo essere più viviprosegue Don Ciotti- È una memoria che non si esaurisce con il 21 marzo, tutti i giorni abbiamo una responsabilità e un impegno: non ingabbiare la memoria del passato, ma farla vivere nel presente e trasmetterla alle nuove generazioni. Il nostro Paese - ha aggiunto il sacerdote - deve ricordare non solo i nomi importanti, ma tutti quei figli, padri, madri, mariti, mogli il cui dolore dei familiari è uguale e profondo. Il Paese deve scrivere quei nomi nelle proprie coscienze perchè sono morti per la democrazia, per la libertà».
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