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«Caro energia, fare di più»

«Caro energia, fare di più»

Il primo cittadino: aiutare famiglie e imprese. L’Esecutivo verso nuove misure dopo il Def

NAPOLI. Non c’è solo la benzina. A continuare la loro corsa sono anche le bollette di luce e gas, che stanno gravando su famiglie e imprese napoletane come mai nel recente passato. La guerra russo-ucraina ha amplificato la tendenza all’aumento dei prezzi energetici che era in atto già prima dell’invasione decisa da Vladimir Putin, e le conseguenze si stanno vedendo con le bollette decisamente maggiorate recapitate nelle case dei cittadini napoletani. «Anche io l’ho ricevuta in questi giorni», spiega il sindaco partenopeo, Gaetano Manfredi (nella foto), che lancia una appello al Governo affinché faccia di più per contrastare l’aumento dei costi di luce e gas. «IL COSTO DELL’ENERGIA È ANCORA TROPPO ALTO». «Oggi il costo dell’energia è ancora molto alto, chi ha ricevuto la bolletta si rende conto di quanto il costo del gas e dell’energia elettrica sia aumentato», spiega Manfredi partecipando all’inaugurazione di Energymed, alla Mostra d’Oltremare.

Certo, il primo cittadino napoletano non nega che ci siano «i primi effetti dei provvedimenti governativi e questo è molto positivo», tuttavia non basta: «Probabilmente bisogna fare di più sia per le famiglie che per le imprese - aggiunge Manfredi - e ci auguriamo che il quadro anche politico internazionale aiuti a calmierare i prezzi dell’energia». «SERVE MAGGIORE AUTONOMIA ENERGETICA». Parole, quelle di Manfredi, che arrivano poche ore prima che a Bruxelles inizi il Consiglio europeo con all’ordine del giorno, tra l’altro, proprio la questione dell’energia. Manfredi è ben consapevole che gli aumenti di luce e gas pesano soprattutto sui pubblici esercizi e sui negozi con grandi metrature, con aumenti a Napoli che secondo Confcommercio hanno raggiunto anche punte del 120%. Una situazione che rischia di diventare insostenibile soprattutto per il commercio, già duramente colpito dagli effetti della pandemia. Per questo il sindaco condivide l’approccio dato dal premier Mario Draghi alla questione: serve un intervento europeo con un tetto al prezzo del gas per fermare le speculazioni. Non solo. «È indubbio spiega ancora Manfredi - che noi ci dobbiamo muovere verso una maggiore autonomia energetica e una maggiore diversificazione delle fonti di approvvigionamento». E non è un caso se ieri dal vertice europeo di Bruxelles sia uscita chiara e netta la volontà di «rendersi indipendenti dal gas russo», come ha confermato lo stesso Draghi.

L’ASSE CON GLI ALTRI SINDACI. Una richiesta, quella di Manfredi, che è condivisa anche da tanti altri sindaci e che il sindaco di Napoli rilancerà partecipando oggi all’Assemblea annuale di Ali in programma a Firenze. Sarà l’occasione per “fare sistema” con amministratori e sindaci provenienti da diversi Comuni italiani, impegnati ogni giorno in prima linea sul territorio, anche alla luce delle nuove emergenze: il tema dell’accoglienza dei cittadini provenienti dall’Ucraina, la crisi energetica, il caro bollette, l’inflazione e le pesanti ripercussioni che avranno anche sui bilanci degli enti locali. «DOPO IL DEF VALUTEREMO ALTRI INTERVENTI». Una prima risposta, sia pure indiretta, alle problematiche poste da Manfredi è però già arrivata dal Governo. A darla è stato ieri il ministro dell’Economia e delle Finanze, Daniele Franco, che parlando in aula al Senato ha spiegato che l’aggiornamento delle previsioni macro-economiche di finanza pubblica che si farà con il Def, il Documento di economia e finanza, consentirà «di valutare approfonditamente la necessità di ulteriori eventuali misure di sostegno alle imprese».

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