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26 Marzo 2022 - 07:15
I NUMERI DEL COVID De Luca: «Continuiamo a tenere tutti la mascherina, lo dico soprattutto ai ragazzi». Sono trenta in più in area medica. Tornano a salire anche i decessi: sono dieci
NAPOLI. Tornano a scendere i positivi ma in corrispondenza di un decremento di tamponi; torna a flettere leggermente il numero di pazienti in terapia intensiva, riaumentano i ricoveri in area medica. Risalgono i decessi: sono dieci rispetto ai due di giovedì. È il quadro del bollettino dell’Unità di crisi della Regione Campania. I nuovi positivi nella regione sono 8.517 dall’analisi di 46.188 test: entrambi i dati tenendo conto dei tamponi molecolari e dei test antigenici. Giovedì i numeri erano stati rispettivamente di 8.828 e 48.143. Il tasso di positività passa dal 18,33 al 18,43 per cento. Diminuiscono di quattro unità i ricoveri terapia intensiva: sono 33 su una disponibilità di 812 posti; salgono di trenta quelli in area medica: sono 641 i pazienti su 3.160 posti disponibili. «Abbiamo avuto negli ultimi dieci giorni un aumento dei contagi in tutta Italia, anche in Campania. Non abbiamo registrato incrementi in terapia intendiamo ma registriamo più ricoveri ordinari di pazienti Covid non gravi» dice il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca nel suo consueto appuntamento del venerdì. «Queste due settimane ci dicono che il virus e la variante Omicron 2 circolano. Bisogna avere prudenza anche quando siamo vaccinati, anche quando abbiamo fatto la terza dose» spiega il governatore. «A fine mese sarà eliminato lo stato di emergenza. Chiedo ai nostri concittadini di continuare a indossare la mascherina al di là di quello che viene deciso a livello nazionale - evidenzia -. Lo dico soprattutto ai ragazzi: dobbiamo evitare l’ingolfamento negli ospedali, così cominciamo a preoccuparci di altri pazienti e 5 www.ilroma.net Roma - Il Giornale di Napoli sabato 26 marzo 2022 LA SITUAZIONE PANDEMICA non solo quelli Covid. Si deve riprendere in grande stile il lavoro di prevenzione e screening oncologici. Dobbiamo tornare, da un punto di vista sanitario, in una situazione di normalità». Infine: «Entro il mese di aprile, per quanto riguarda i laboratori privati, faremo un aggiustamento rispetto ai tetti di spesa. Non possiamo più accettare di avere, per alcune prestazioni di laboratorio, l’80 per cento da privati e il 20 nelle strutture pubbliche».
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