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Accoglienza senza sosta

Accoglienza senza sosta

Non si ferma il flusso dei profughi, la comunità della scuola “Dalla Parte Dei Bambini” tende la mano

NAPOLI. Un flusso continuo. Non si ferma l’arrivo dei profughi ucraini a Napoli, anche se negli ultimi giorni c’è stato un rallentamento rispetto ai ritmi sostenuti dei primi giorini di guerra. ma la macchina della solidarietà, invece, non conosce freni. E continua ad organizzarsi senza sosta soprattutto per accogliere i più deboli e i più indifesi: i bambini. L’ultimo passo lo hanno fatto la direzione e tutta la comunità della scuola “Dalla Parte Dei Bambini”, che hanno deciso di tendere la mano ai piccoli ucraini che stanno vivendo un momento drammatico, mettendo a disposizione energie, competenze, e determinazione nell’accogliere alcuni bambini giunti a Napoli negli ultimi giorni.

L’ACCOGLIENZA NEGLI SPAZI DELLA FONDAZIONE QUARTIERI SPAGNOLI. “Dalla Parte Dei Bambini” sta accogliendo negli spazi della Fondazione Quartieri Spagnoli onlus questi piccoli rifugiati: «Alcuni sono già nelle classi, e continueremo a farlo per restituire qualche istante di infanzia con i loro pari», spiegano. Si tratta di bambine e bambini che sono scappati spesso portando con sé un orsacchiotto, un peluche e poco altro. Iniziative come questa confermano quanto sia forte la solidarietà a Napoli nei confronti dei profughi e delle loro famiglie. Associazioni, volontari e istituzioni stanno facendo rete per accogliere al meglio soprattutto i più piccoli, «che non hanno perso solo il luogo in cui vivevano, la casa, la scuola, ma anche familiari, genitori, amici e che in questo momento hanno bisogno di relazioni positive», spiega la comunità della scuola “Dalla Parte Dei Bambini”.

CONTATTI CON LE ISTITUZIONI E IL CONSOLATO. È quindi più che mai necessario, soprattutto per i più piccoli, creare un ambiente per loro quanto più “normale” e accogliente possibile. Anche e per questo sono ore di grande fermento queste per la direzione della scuola che sta lavorando in stretto contatto con il consolato ucraino, la Prefettura, il Comune di Napoli e l’Ufficio scolastico regionale «al fine di rendere sereno l’inserimento nelle nostre classi». Si tratta di un’esperienza che «contribuirà alla crescita della comunità non solo per quanto riguarda l’ambito solidale ma anche per tutto ciò che emergerà nel confronto culturale e emotivo». Il Comune di Napoli e la Regione Campania stanno mettendo a disposizione posti letto

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