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Profughi, Campania sotto pressione

Profughi, Campania sotto pressione

Curcio: «Pronti a proporre spostamenti in altri territori se i numeri non dovessero reggere»

NAPOLI. «Ci sono regioni sicuramente sotto pressione, come Emilia Romagna, Lombardia, Lazio e Campania, in cui c’è una presenza più forte della comunità ucraina che ha fatto da attrattore. Non è escluso, quindi, che arriverà un momento in cui se questi numeri non si riusciranno più a reggere si proporranno degli spostamenti». Così il capo dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, a margine di un’iniziativa in Piemonte. «Noi siamo sempre molto attenti alle richieste di accoglienza di queste persone che già fuggono da una guerra quindi non c'è un tema di dislocamento a piacere - spiega - ma potrebbe accadere che in futuro si diano loro prospettive territoriali diverse.

I numeri possono cambiare molto rapidamente per questo è un tema che va monitorato con grande attenzione e serenità». Il tutto mentre Mario Morcone, assessore alla Protezione civile della Regione Campania, in un’audizione alle commissioni riunite Affari costituzionali e Affari sociali alla Camera, spiega che «in Campania abbiamo circa 20mila persone registrate, di cui oltre 10mila a Napoli, per la maggior parte distribuite tra famiglie, organizzazioni di accoglienza, poche nei Cas che sono inadatti ad accogliere nuclei familiari e bisogna poi comunque evitare la commistione tra etnie diverse». Morcone, poi, aggiunge: «Mi sembra interessante spingere sul sistema Sai che dà responsabilità ai sindaci, ma che ha tempi più lunghi di attivazione e per adesso non riusciamo a dare una risposta adeguata. Per ora non emergono problemi, probabilmente si giocherà una partita più complicata se nel tempo la frequenza scolastica, la mediazione, i percorsi di integrazione, dovranno essere attivati in maniera più significativa». Intanto, a Napoli altri 72 transiti alla Mostra d’Oltremare, sette positivi su 75 tamponi effettuati e 14 nuovi vaccinati. È il bilancio dei nuovi arrivi di profughi stilato dall’Asl Napoli 1. Da inizio emergenza sono stati emessi 6.141 codici di straniero temporaneamente presente mentre sono 6.262 i test molecolari effettuati di cui 416 positivi, poco più del sei per cento. E 974, invece, sono i vaccinati.

Al Residence dell’Ospedale del Mare sono attualmente ospitati tre nuclei familiari per complessive sette persone, di cui un minore e tre positivo, mentre sono negativi due adulti ricoverati all’Ospedale del Mare. Complessivamente da inizio emergenza sono stati 275 nuclei familiari, per complessive 752 persone di cui 337 minori. Intanto, sono 91.137 i profughi ucraini finora arrivati in Italia, 87.217 delle quali alla frontiera e 3.920 controllate dal compartimento Polizia ferroviaria del Friuli Venezia Giulia. Si tratta di 48.817 donne, 10.229 uomini e 33.796 minori. È quanto risulta dal sito del Viminale. Le città di destinazione dichiarate all’ingresso in Italia sono ancora Milano, Roma, Napoli e Bologna. L’incremento, rispetto a lunedì, è di 1.217 ingressi.

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