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26 Aprile 2022 - 07:00
Plauso di Lettieri a Mattarella. De Luca: recuperare sentimento unità. Carfagna: mai dimenticare
ACERRA. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ad Acerra per le celebrazioni del 77° anniversario della Liberazione è stato accolto dai ministeri degli Esteri Luigi Di Maio e per il Sud Mara Carfagna, dal sindaco Raffaele Lettieri, dal presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, dal sindaco della Città metropolitana di Napoli Gaetano Manfredi e dal sottosegretario Enzo Amendola. La ministra Carfagna su Twitter ha voluto sottolineare che “mai come in questo 25 aprile i valori della libertà e della democrazia vanno ricordati e celebrati. La lezione della storia ci dice che non sono stati conquistati per sempre: abbiamo il dovere di difenderli giorno dopo giorno, per noi e per i nostri figli!”.
Per il ministro Di Maio “fascismo e nazismo non sono opinioni, ma crimini”, cita e ricorda David Sassoli in un post di Facebook. «Ad Acerra, tra l’1 e il 3 ottobre 1943, più di 80 persone vennero trucidate dai nazisti, che incendiarono case e uccisero uomini, donne e bambini. La vittima più piccola aveva solo un anno - scrive - è stato uno dei capitoli più bui della nostra storia e non dobbiamo smettere di ricordarlo. Anche oggi ci rendiamo conto di quanto sia importante impegnarsi ogni giorno per custodire i valori della nostra democrazia» sottolinea Di Maio. Il Governatore De Luca esprime «un ringraziamento speciale al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per l’ennesimo gesto di vicinanza e affetto alla nostra comunità, in una giornata che ci accomuna nell’omaggio ai martiri della Resistenza. Anche nel Sud - ricorda De Luca - ci sono stati innumerevoli episodi di una lotta marcata contro il nazismo. Ad Acerra, a Caserta, a Napoli, prima città in Europa a ribellarsi, a Scafati ed Eboli. Tra le cose che dovremo recuperare, c’è il sentimento di unità nazionale che è andato estenuandosi in questi anni, i valori di fondo della resistenza.
Per troppi anni, le celebrazioni del 25 aprile sono state liturgia stanca. Comprendiamo oggi, alla luce degli eventi in Ucraina, che sono valori fondamentali, che vanno recuperati se vogliamo un futuro. Siamo richiamati da questi martiri a riscoprire questi valori. Ci auguriamo che possa riprendere respiro la ragione umana e trovare pace nel mondo. Auguriamoci davvero che possiamo lasciare 70 anni di pace, come li ha avuti la nostra generazione, e non di terrore e di angoscia». Il sindaco di Acerra, Raffaele Lettieri, ha ricordato che «l’eccidio fu un pretesto per ammazzare civili inermi con razzie e distruzioni. Fu uno degli eventi più tragici e sanguinosi avvenuti in quei mesi nelle regioni meridionali. L’intero paese fu messo a ferro e fuoco dalla rappresaglia, si sparava a chiunque uscisse dalle case, fu una strage. Quella pagina di resistenza del Sud è testimonianza di quel desiderio di liberazione e del sentimento di dignità che emergeva al Sud dopo anni di dittatura. La sua presenza - ha aggiunto Lettieri nel suo intervento rivolgendosi a Mattarella - rende onore a quelle pagine, alle vite innocenti, a quanti hanno saputo percorrere le vie della ricostruzione. Quanto attuale è oggi quella lezione di alto valore morale, in questi giorni terribili con una guerra nel cuore dell’Europa che producono devastazione». Per l’ex sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, «Ogni giorno può essere un giorno di liberazione o oppressione. Scegliamo di lottare per essere liberi e non schiavi. E fin quando ci saranno padroni e schiavi, ricchi e poveri, non ci potrà essere quella liberazione universale che porta alla pace mondiale e alla fratellanza tra i popoli. Oggi si deve anche lottare per un nuovo umanesimo e per portare l’umanità al potere contro governanti sempre più oppressori. Solidarietà al popolo ucraino e a tutti i popoli del mondo aggrediti».
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