Tutte le novità
03 Maggio 2022 - 07:49
Draghi vara gli aiuti a imprese e famiglie: un bonus a chi ha redditi fino a 35mila euro
ROMA. Il decreto diventa più del doppio rispetto ai 6 miliardi messi in cantiere: alla fine il Consiglio dei ministri vara un provvedimento da ben 14 miliardi di euro con aiuti a famiglie e imprese. La novità più importante arriva in tarda serata dai 6 miliardi del bonus da 200 euro per i lavoratori dipendenti e i pensionati con redditi fino a 35mila euro. La cifra viene data dal ministro dell’Economia, Daniele Franco, in conferenza stampa con il premier, Mario Draghi (nella foto).
SI DILATANO LE MISURE. Si tratta di un decreto con misure molto ampie che spaziano dalla proroga del taglio delle accise sui carburanti all’allungamento dei termini per accedere al Superbonus per le villette, dagli aiuti alle imprese più colpite dalla guerra in Ucraina a misure per adeguare i costi degli appalti pubblici per fronte agli aumenti eccezionali dei materiali, fino al credito d’imposta al 28% per le spese sul gasolio per autotrasporto. Tutto questo anche grazie all’aumento delle tasse sugli extraprofitti realizzati dalle grandi aziende energetiche. Inoltre, a sostegno degli obiettivi del Pnrr arriva un fondo da 600 milioni di euro per le grandi città.
RINNOVABILI E CARBONE. Sul fronte energia arriva poi l’attesa semplificazione dei procedimenti di autorizzazione di impianti alimentati da fonti rinnovabili, e ci sarà una deroga di almeno sei mesi per massimizzare l’utilizzo delle centrali a carbone, senza rinunciare al percorso di decarbonizzazione, una volta venuta meno l’emergenza. M5S NON VOTA IL DECRETO. Soddisfatta tutta la maggioranza tranne M5S, che ha deciso di non votare il decreto in polemica sulla norma che apre alla possibilità di realizzare un inceneritore a Roma. Su questo c’è stato un duro scontro tra Pd e grillini. «Siamo rimasti un pochino dispiaciuti - ha detto Draghi - ma mi auguro che questo alla fine non abbia conseguenze particolari che si traducano in fibrillazioni generalizzate». «NO ALLA GUERRA». Il premier ha parlato anche della sua prossima visita negli Usa: «Nessuno di noi vuole la guerra, nessuno vuole un’escalation, questo è quello che dirò a Biden. Ma nessuno di noi vuole abbandonare l’Ucraina». PAGAMENTO IN RUBLI, SERVE PARRE LEGALE DELL’UE. Il premier ha ribadito che la strategia del Governo è quella di «affrancarsi il più rapidamente possibile dal gas russo». E sul pagamento in rubli «serve un parare legale chiaro della commissione Ue», ha detto.
«CERCHIAMO DI FARE IL POSSIBILE. Per l’ex governatore Bce «il Governo cerca di fare il possibile per poter dare un senso di vicinanza a tutti gli italiani».LAVROV? COMIZIO SENZA CONTRADDITTORIO. Draghi ha commentato anche l’intervista rilasciata domenica dal ministro degli Esteri russo Lavrov a Rete4, bollandola come «un comizio senza nessun contraddittorio. Non è granché professionalmente». Quello che ha detto Lavrov «è aberrante. E per quanto riguarda la parte riferita a Hitler, è davvero oscena», ha attaccato Draghi.
Copyright @ - Nuovo Giornale Roma Società Cooperativa - Corso Garibaldi, 32 - Napoli - 80142 - Partita Iva 07406411210 - La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo - Il giornale aderisce alla FILE (Federazione Italiana Liberi Editori) e all'IAP (Istituto di autodisciplina pubblicitaria) Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo giornale può essere riprodotta con alcun mezzo e/o diffusa in alcun modo e a qualsiasi titolo