Cerca

Mascherine, Regione in pressing

Mascherine, Regione in pressing

IL COVID IN CAMPANIA Il personale di ristoranti, bar e alberghi dovrà indossarle per stare in cucina o servire ai tavoli. Atto di richiamo di De Luca: c’è l’obbligo fino al 15 giugno nei luoghi di lavoro

NAPOLI. Un richiamo a tutti i datori di lavoro, pubblici e privati, all’osservanza delle norme di prevenzione sanitaria, in particolare riferite all’uso delle mascherine. È quello contenuto in nell’atto firmato dal presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, che stabilisce, fino al 15 giugno, che i titolari degli esercizi commerciali e di attività produttive, compresi gli alberghi, i ristoranti e i bar, assicurino il rispetto da parte del relativo personale del protocollo di sicurezza che impone l’uso delle mascherine in tutti i casi di condivisione degli ambienti di lavoro, quali i luoghi di riunione, le mense e le cucine. Ad anticiparla era stato, a margine di un incontro con gli operatori culturali al Mann, lo stesso De Luca: «Mi pare doveroso avere la mascherina come elemento di prudenza per chi sta in ristorante o in cucina e va a servire al tavolo. È davvero irresponsabile avere il cameriere che non porta la mascherina. Basta uno starnutoper avere una diffusione di contagio. Dobbiamo stare attenti sia per le varianti conosciute sia per le varianti che stanno emergendo che sono non sensibili ai vaccini attuali. Dobbiamo fare attenzione per evitare che tra settembre e ottobre cominciamo a riavere il problema. Dobbiamo stringere i denti, essere prudenti in attesa di una sorta di vaccino tipo quello antinfluenzale». La mascherina sarà obbligatoria anche nei negozi e nei supermercati. «Per quel che mi riguarda è obbligatoria sempre, stiamo scherzando? Diciamolo soprattutto ai ragazzi di mettere la mascherina, anche quando passeggiano sul lungomare. Se si è da soli con una ragazza si può togliere, ma nei luoghi di assembramento manteniamo la mascherina: un piccolo sacrificio per un grande risultato» LA SITUAZIONE EPIDEMIOLOGICA NELLA REGIONE. Intanto, scendonoancora tamponi e positivi; continua a diminuire il numero dei pazienti in terapia intensiva e in area medica. Risalgono i decessi: sono 13, di cui dieci risalenti ai giorni scorsi, contro gli otto complessivi di mercoledì. È il quadro del bollettino dell’Unità di crisi della Regione Campania. I nuovi positivi nella regione sono 5.112 dall’analisi di 29.352 test: entrambi i dati tenendo conto dei tamponi molecolari e dei test antigenici. Mercoledì complessivamente i numeri relativi al contagio erano stati rispettivamente di 5.341 e 32.463. Il tasso di positività passa dal 16,45 al 17,41 per cento. I ricoveri in terapia intensiva scendono di tre unità: sono 39 su una disponibilità di 812 posti; diminuiscono di 13 quelli in area medica: sono in tutto 700 su 3.160 posti disponibili. Il tutto mentre dai dati della Fondazione Gimbe si evince che in Campania nella settimana 27 aprile-3 maggio si registra una diminuzione dei nuovi casi (-14,2 per cento) rispetto alla settimana precedente. Sul fronte posti letto, stando ai dati, la regione è «sopra media nazionale per i posti letto in area medica (18,1) e in terapia intensiva (7,8) occupati da pazienti cCovid». Questo l'elenco dei nuovi casi per 100mila abitanti dell’ultima settimana suddivisi per provincia: Avellino 1.013 (-10,7 per cento rispetto alla settimana precedente); Salerno 942 (-7,3); Benevento 925 (-12,7); Caserta 866 (-11,5); Napoli 663 (-18,8).

 

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Il Roma

Caratteri rimanenti: 400

Logo Federazione Italiana Liberi Editori