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«Piazza Garibaldi da recuperare»

«Piazza Garibaldi da recuperare»

NAPOLI. Una sinergia tra enti pubblici e imprenditori privati per dare fiato alle attività commerciali e rigenerare un’ampia zona compresa tra piazza Garibaldi, piazza Mercato, piazza del Carmine, corso Umberto I e via Duomo. È il progetto a firma di Confesercenti Campania che coinvolgerà, a regime, 500 imprese pronte a realizzare un distretto commerciale entro la fine dell’estate. La Regione Campania ha previsto un investimento di 5 milioni l’anno a fondo perduto per i distretti, il comune di Napoli sosterrà l’iniziativa concorrendo alla sicurezza e al decoro urbano della zona. Uno strumento che nasce per costruire strategie sinergiche tra le imprese, le istituzioni pubbliche, gli attori sociali nell’ottica di un veicolo utile a rigenerare le polarità urbane, a promuovere le risorse del territorio e a rianimare i consumi. Una risposta alternativa all’invadenza dei centri commerciali ed alla concorrenza sempre più aggressiva dell’e-commerce. La Regione ha già previsto 20 milioni di euro da destinare ai primi bandi che verranno pubblicati a settembre, il Pnrr riconosce i distretti commerciali come unico strumento a disposizione delle regioni per distribuire risorse finanziarie sul territorio. LE VOCI DEGLI OPERATORI ECONOMICI IN MERITO AL PROGETTO. «L’adesione al costruendo distretto nasce dal fatto che oggi piazza Garibaldi, ed il territorio che la circonda, è un biglietto da visita indecoroso per il turista, un primo impatto negativo che il visitatore ha dell’accoglienza cittadina», dice Salvatore Ferrieri, di un’antica famiglia di pasticcieri napoletani. «Nonostante i lavori di riqualificazione, chi frequenta la piazza non riesce ancora a percepirne la bellezza per i segni di degrado e di abbandono presenti. Gli esercenti rappresentano pertanto la cinghia di trasmissione, e questo è uno degli obiettivi del distretto, di qualsiasi intervento di riqualificazione volto a migliorarne l’immagine». Anche a Gabriele Casillo, coordinatore del Comitato per lo sviluppo della zona Mercato, nonché ex presidente delle Botteghe di San Gregorio Armeno, piace il progetto di Confesercenti: «È l’unico modo per risolvere problemi annosi strutturali, come la pavimentazione delle strade e dei marciapiedi, riqualificazione e valorizzazione dell’area del Carmine tramite interventi finalizzati a migliorarne il decoro e servizi ripristinandone l’identità culturale abbandonata dalle istituzioni». Gianni Lepre, presidente della Commissione Distretti Industriali di Odcec Napoli, si augura che il progetto tenga conto anche del rilancio delle filiered’eccellenza. «Il più grande driver della città è il turismo di massa che non è stagionale, e per questo rappresenta un plusvalore. Soprattutto se allargato all’industria culturale e alla tradizione artigianale». E ricorda che già da tempo ha lanciato l’idea del triangolo delle eccellenze di Borgo Orefici, Piazza Mercato e San Gregorio Armeno, la culla dell’artigianato cittadino «con i comparti più ambiti nel mercato mondiale».

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