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17 Giugno 2022 - 07:00
NAPOLI. Divieto di stendere i panni se gocciolano e divieto di giocare a calcio in strada. Su questi due temi ieri Napoli si è ribellata all’amministrazione comunale. Social in rivolta, manifestazioni in piazza: un vero e proprio putiferio con la giunta Manfredi. Il caso, infatti, è scoppiato dopo le notizie trapelate rispetto alla bozza di regolamento urbano che la Giunta comunale stra predisponendo. E le questioni sono ben diverse. Se per quanto riguarda il divieto di stendere i panni c’è stata una retromarcia dell’amministrazione, per quanto riguarda il caso della possibilità di giocare a calcio anche la bozza di regolamento non è così restrittiva. Ma andiamo con ordine. I PANNI STESI. Il caso che ha fatto scoppiare maggiori polemiche riguarda il divieto di stendere i panni. Un’immagine iconica dei vicoli di Napoli, rappresentata anche nei film, all’improvviso messa al bando. Infatti nella bozza del provvedimento datata 14 giugno era previsto all’articolo 11 nel punto “e” il divieto di «stendere o appendere biancheria, panni, indumenti e simili al di fuori dei luoghi privati, nonché alle finestre, sui terrazzi e balconi prospicienti la pubblica via quando ciò provochi gocciolamento sull'area pubblica». Il clamore mediatico che ha scatenato la vicenda ha portato subito il Comune a chiarire che la norma sarà eliminata dal regolamento. IL CALCIO IN STRADA. La bufera è scoppiata anche per quanto riguarda il calcio in strada. In questo caso, però, come accennato, la norma prevista dalla bozza di regolamento non era così restrittiva rispetto a come l’hanno interpretata alcuni. A ben vedere la bozza di regolamento prevede lo stop al «pallone» soltanto in due casi. «Ai fini della tutela e della protezione delle gallerie monumentali (e, in particolare, la Galleria Umberto I e la Galleria Principe di Napoli), è vietato: giocare a pallone», si legge nella bozza. L’altra previsione in cui viene citato il “pallone” riguarda i parchi urbani comunali: «è vietato giocare a pallone al di fuori degli spazi consentiti», quindi consentito solo nelle aree previste appositamente. LA POSIZIONE DEL COMUNE. In entrambe i casi, comunque, è bene chiarire che si tratta soltanto di una bozza di regolamento. Inoltre il regolamento, per sua natura, a differenza dell’ordinanza non è immediatamente esecutivo e lo diventerà solo dopo il passaggio in commissione e l’approvazione in consiglio comunale, dove potrebbe subire ulteriori modifiche. Intanto ieri mattina da Palazzo San Giacomo si sono affrettati a chiarire: «la sicurezza urbana è una priorità di questa amministrazione.
Foto Stefano Renna
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