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Campania, la curva si impenna

Campania, la curva si impenna

I NUMERI DEL COVID Il tasso di positività sfiora il 30 per cento, quasi seimila nuovi casi su 19.700 test effettuati. De Luca: «Rrischiamo seriamente una nuova ondata». L’arcivescovo Battaglia di nuovo positivo

NAPOLI. Il tasso di positività al Covid in Campania schizza quasi al 30 per cento, precisamente al 29,49 contro il 27,20 di giovedì. A fronte di 19.701 test, infatti, I nuovi positivi sono 5.810 su 19.701 test effettuati:. Stabili i ricoveri in terapia intensiva, 21, calano leggermente quelli ordinari da 342 a 338. Altre otto i decessi: una nelle ultime 48 ore e sette in precedenza. Tra i positivi anche l’arcivescovo di Napoli, Domenico Battaglia: ha solo pochi decimi di febbre ma non presenta altri sintomi. Per lui è la seconda vola. Intanto, il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, prima a margine di un’iniziativa al Mann e poi durante la consueta diretta social settimanale è quanto mai chiaro: «Dobbiamo tenere gli occhi aperti, l’aumento è assolutamente preoccupante. Un anno fa nello stesso giorno avevamo 112 positivi, quest’anno 5.407. E ancora: 252 erano i ricoveri ordinari lo scorso anno, oggi 342. In intensiva lo stesso numero, 20 scorso anno e 21 oggi. In Italia un anno fa avevamo 927 positivi, oggi 56mila positivi. Questo vuol dire che c’è una presenza ed una diffusione fortissima di Covid di minore gravità. Ma c’è». Il governatore spiega che «la campagna di vaccinazione ha prodotto i suoi risultati ma è evidente che con questi numeri fra settembre e ottobre (al Mann aveva detto parlando, citando gli epidemiologi, anche di fine luglio ndr) avremo dei problemi e il rischio di avere situazioni gravi è reale». Di positivo, dice il numero uno di Palazzo Santa Lucia, c’è che «a settembre noi dovremmo avere l’immissione sul mercato di un vaccino innovativo in grado di resistere meglio anche le varianti ma rimane un problema». Di qui l’appello «a vaccinarsi per i concittadini chenon lo hanno ancora fatto» e a usare «la mascherina, soprattutto in caso di assembramenti». De Luca ricorda che «stiamo continuando la nostra battaglia per avere, nel riparto del fondo sanitario nazionale, i 220 milioni di euro l’anno che ci vengono sottratti da 7 anni. Il Governo dovrebbe fare la proposta nuova di riparto, vediamo quello che proporranno». Infine: «Abbiamo notato che non sempre le liste di attesa sono trasparenti e non va bene. Stiamo cercando di esaminare ospedale per ospedale il motivo di questa mancata trasparenza, perché a volte capita che soprattutto per le indagini oncologiche ci siano liste di attesa riservate, pazienti già automaticamente in attesa perché hanno avuto interventi, e non va bene». Il tutto mentre Silvestro Scotti, segretario nazionale della Federazione dei medici di medicina generale, «negli ambulatori dei medici di famiglia sono triplicati i nuovi pazienti seguiti per Covid e sintomi riconducibili all'infezione. Siamo passati, per quanto riguarda la Campania ad esempio, da circa 4 casi a oltre 15 per ogni medico, se contiamo sia i casi confermati da tampone ufficiale sia quelli individuati con il fai da te e non confermati per il rifiuto del paziente a sottoporsi al test successivo».

 

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