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01 Luglio 2022 - 07:48
Tornano ad aumentare i ricoveri in terapia intensiva mentre non si arrestano quelli in area medica
NAPOLI. Risalgono positivi e tamponi così come aumentano il numero di pazienti in terapia intensiva e di quelli in area medica. Stabili i decessi: sono quattro, di cui uno risalenti ai giorni scorsi. È il quadro del bollettino dell’Unità di crisi della Regione Campania. I nuovi positivi nella regione sono 9.946 dall’analisi di 30.192 test: entrambi i dati tenendo conto dei tamponi molecolari e dei test antigenici. Mercoledì i numeri erano stati rispettivamente di 8.386 e 27.153. Il tasso di positività passa dal 30,88 al 32,94 per cento. I ricoveri terapia intensiva sono 27, due in più rispetto a mercoledì, su una disponibilità di 812 posti; aumentano di 36 unità quelli in area medica: sono 453 i pazienti su 3.160 posti disponibili. Intanto, dai dati della Fondazione Gimbe emerge che in Campania, nella settimana 22-28 giugno, c’è stato un peggioramento per i casi attualmente positivi per 100mila abitanti (1.757) e un aumento dei nuovi casi del 75,2 per cento rispetto alla settimana precedente. Sopra media nazionale i posti letto in area medica (10,7 per cento) e in terapia intensiva (4,7) occupati da pazienti Covid. A Napoli l’incidenza supera i 500 casi per 100.000 abitanti, attestandosi a 800. A Caserta sono 600, ad Avellino 581e a Salerno 678. La percentuale di popolazione over 5 anni che non ha ricevuto nessuna dose di vaccino è pari all’8,6 per cento. INFERMIERE AGGREDITO AL PELLEGRINI. Intanto, un infermiere dell’ospedale Pellegrini è stato aggredito da un paziente affetto da Covid, un 41enne napoletano già noto alle forze dell’ordine, che pretedeva di mangiare una pizza nei locali del pronto soccorso. Il paramedico ha spiegato al paziente che non poteva consumare il pasto nel luogo in cui si trovava ricevendone per tutta risposta insulti e un’aggressione per il collo. A intervenire i carabinieri della pattuglia mobile di zona Napoli Centro. Il 41enne è stato denunciato con l’accusa di interruzione di pubblico servizio e lesioni personali aggravate. L’infermiere, per fortuna, non ha subito danni
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