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Valanga Marmolada, 7 morti e 14 dispersi dopo crollo

Valanga Marmolada, 7 morti e 14 dispersi dopo crollo

Sono 7 i morti e 14 i dispersi dopo la valanga sulla Marmolada avvenuta ieri. Tra i dispersi, 10 sono italiani stranieri. Otto i feriti, di cui 2 in gravi condizioni. Delle vittime, 3 sono state identificate, ha reso noto il presidente della provincia di Trento Maurizio Fugatti in conferenza stampa, sottolineando che "in queste ore abbiamo lavorato per definire il numero di persone coinvolte".

"I numeri della tragedia in questo momento ci dicono che abbiamo 7 deceduti di cui 3 identificati, otto feriti di cui 2 in condizioni delicate, abbiamo 14 persone segnalate, persone per cui i famigliari si sono fatti vivi perché non si sono fatte vive e non si hanno notizie. Di queste quattordici, 4 sono di origine straniera: tre di origine ceca e un austriaco. Ieri abbiamo parlato anche delle auto rimaste nei pressi dell'avvio del percorso. Oggi, di queste auto ce ne sono ancora 4 e sono tutte straniere, di cui una tedesca, due della Repubblica Ceca e una ungherese", ha aggiunto Fugatti, che ha ringraziato il presidente Draghi "per la presenza qui oggi a Canazei". "E' un grande segnale di vicinanza al territorio colpito da questa tragedia. Il suo è un grande segnale di umanità e attaccamento al territorio. Abbiamo incontrato poco fa i famigliari delle persone colpite. Stamani mi ha chiamato il presidente della Repubblica manifestando la propria vicinanza e il proprio cordoglio. Il presidente della Repubblica mi ha incaricato di ringraziare tutte le donne e tutti gli uomini che hanno aiuto e sono intervenuti tempestivamente". "Il senso di dolore è tanto e molto profondo", ha detto.

A causa di un temporale, sono sospesi i soccorsi. Non solo: si teme che possa esserci l'eventuale crollo di un'altra parte del ghiacciaio e quindi si preferisce non procedere per non mettere a rischio i soccorritori.

Secondo quanto si apprende sarebbe ormai "ridotta a zero" la possibilità di trovare sopravvissuti al crollo e il numero dei morti provocati dalla valanga potrebbe essere più alto rispetto alle vittime accertate finora. "Temo che le vittime aumentino almeno del doppio se non del triplo visto il numero dei dispersi e il fatto che siano rimaste parcheggiate 16 auto", ha detto all'Adnkronos il procuratore di Trento, Sandro Raimondi, quando i decessi accertati erano 6.

Le attività dei soccorritori sul ghiacciaio per cercare eventuali superstiti sono andate avanti durante tutta la notte. "Durante la notte c'è stato l'intervento dei droni sul ghiacciaio ma non ha dato esito. Non possiamo ancora sapere quanti sono i dispersi. I parenti delle vittime sono ora a Canazei", hanno fatto sapere fonti del soccorso alpino di Trento all'Adnkronos.

Il Soccorso Alpino ha attivato un numero (0461 495272) da chiamare "per segnalare il mancato rientro di amici e familiari da possibili escursioni" durante la giornata di ieri sul ghiacciaio della Marmolada.

"La massa di materiale staccatosi dal ghiacciaio della #Marmolada è scesa da una velocità di 300 chilometri l'ora. È quanto hanno accertato i tecnici del Soccorso Alpino Trentino che hanno mappato tutta l'area della montagna in cui si è verificato il crollo del seracco", ha a scritto su Facebook Fugatti. "Una parte consistente del ghiacciaio è ancora attaccata alla montagna: si tratta di un fronte di ghiaccio di 200 metri con un'altezza di 60 metri ed una profondità di 80 metri. Se si volesse fare un termine di paragone, dicono gli esperti, si tratta dell'equivalente di due campi di calcio colmi di ghiaccio. Il tutto esposto a 45 gradi di pendenza. Il materiale che si è staccato è invece esteso su un fronte di due chilometri sulla via normale ad un'altezza di circa 2.800 metri: e questo significa, appunto, che la massa di materiale staccatosi ha percorso almeno 500 metri con una velocità stimata dai tecnici pari a 300 km l'ora", ha aggiunto.

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