Bimbo morto in Egitto: «Altri ospiti del resort lamentano sintomi»

PALERMO. "Le nostre indagini difensive si concentreranno sulle condizioni igienico sanitarie del resort e su eventuali altri casi di italiani o stranieri che hanno avuto gli stessi sintomi dei nostri assistiti". A dirlo all'Adnkronos è l'avvocato Gabriele Giambrone dello studio Giambrone & Partners di Palermo, il pool di avvocati che sta seguendo il caso del piccolo Andrea Mirabile, il bimbo di sei anni morto nei giorni scorsi a Sharm el Sheik dove era in vacanza con i genitori. Lo studio legale - sono otto gli avvocati al lavoro sul caso - ha presentato ieri un esposto in Procura ed è stato aperto un fascicolo di indagine. Mercoledì 13 luglio inizieranno le operazioni peritali.  "Siamo stati contattati da tre famiglie italiane che hanno trascorso alcuni giorni di vacanza nello stesso resort dei nostri assistiti - dice ancora il legale -. Una famiglia ci ha detto che le condizioni igieniche erano di basso livello, altre due ci hanno riferito di aver avuto sintomi di nausea e vomito. Ovviamente tutto va analizzato con attenzione, perché potrebbe esserci un effetto suggestione". Oggi a Palermo, intanto, arriverà la salma del piccolo Andrea. I genitori sono atterrati ieri in città e trasferiti al Policlinico. La mamma, incinta, sta bene, mentre è ancora ricoverato il papà, le cui condizioni sono, però, stabili. "Al momento la famiglia chiede un po' di privacy anche nel rispetto del dolore che stanno vivendo", aggiunge l'avvocato Giambrone. "Con l'autopsia avremo una risposta alle domande della famiglia e in base agli esiti valuteremo le prossime mosse". Secondo quanto riferito dallo stesso legale la famiglia Mirabile non avrebbe mangiato fuori dal resort né bevuto acqua se non in bottiglia.