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22 Luglio 2022 - 19:53
ISTANBUL. «Un faro di speranza nel Mar Nero». Con queste parole il segretario generale delle Nazioni unite, Antonio Guterres, ha accolto la firma dell'accordo a Istanbul per lo sblocco dell'export del grano ucraino. Un'intesa che è stata firmata separatamente da Russia e Ucraina, ognuna per suo conto, con la Turchia nel ruolo di mediatore e con l'Onu. E che accende la speranza che possa essere un preludio, seppur ancora lontano, alla pace in Ucraina. Con la firma dell'accordo sul grano «abbiamo compiuto un passo congiunto». E «questo accordo sarà una svolta». Ora «speriamo che si riapra uno spiraglio per la pace». Lo ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, denunciando che «questa guerra continua da cinque mesi» e «si protrae nel silenzio. Il costo economico è molto elevato, come quello umano». Perché, ha proseguito Erdogan, «il conflitto armato separa due Paesi, ma anche il resto dell'umanità». Insomma «la guerra non è il nostro destino, non vogliamo che costi la vita di persone innocenti e che non ci sia la fame nel mondo».
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