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Carceri, missionario laico: «Non emarginate i detenuti, dai politici solo promesse»

Carceri, missionario laico: «Non emarginate i detenuti, dai politici solo promesse»

«È doveroso capire e comprendere i carcerati e chiedersi perché abbiano commesso degli errori, perché sono precipitati nel male?». A parlare è il missionario laico Biagio Conte, fondatore della missione Speranza e carità che accoglie a Palermo circa 600 persone in difficoltà.

 Fratel Biagio, a cui nei mesi scorsi è stato diagnosticato un tumore e che nell'astanteria della missione è monitorato dai medici, rivolge un appello per tutti i carcerati e gli ex detenuti.

«Qualcuno li ha trascinati e indirizzati nella strada sbagliata, a delinquere, a rubare, a spacciare - dice -. Hanno approfittato della loro povertà, sono cresciuti in quartieri emarginati, degradati e indigenti della città. Non è corretto giudicarli, emarginarli e disinteressarsi di tutti loro o pensare di non essere come loro, perché ognuno ha i propri errori e peccati, non riteniamoci migliori, perfetti».

«I politici nel momento delle elezioni si precipitano nei quartieri per ottenere i voti, promettendo aiuti e possibilmente posti di lavoro, fatti solo di parole e promesse vane - dice ancora il missionario -. Vi prego carissimi cittadini e autorità, dobbiamo essere più ospitali, più accoglienti e basta puntare il dito e giudicarli sempre come detenuti ed ex carcerati».

Ma da Fratel Biagio arriva anche una «fortissima preoccupazione» per «la decisione presa ultimamente dai politici di togliere o modificare il cosiddetto reddito di cittadinanza. Fate attenzione a non danneggiare la già compromessa famiglia, in particolare i bambini e i loro figli, non togliamo il loro sostentamento. Trasformando il reddito di cittadinanza o il sussidio in un prezioso lavoro, li integriamo, dando loro una vera dignità, non lasciandoli passivi e questo vale anche per ogni cittadino comune». 

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