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03 Ottobre 2022 - 19:26
L'Italia non può permettersi flat tax e nuovi prepensionamenti. E' il messaggio che il presidente di Confindustria Carlo Bonomi, intervenuto all'assemblea generale dell'Unione degli industriali di Varese, invia al governo. Per "il nuovo governo seguire le proprie promesse agli elettori è semplicemente impossibile, perché si rischierà di compromettere la discesa del debito. E quanto più ci si discosterà dal percorso contrattato con l’Europa, tanto più si rischia il risveglio dello spread, visto che la Bce ha comprato titoli aggiuntivi italiani, ma ora questa stampella cesserà".
"Non possiamo permetterci immaginifiche flat tax sull’Irpef che dimentichino Irap e Ires. Non possiamo permetterci nuovi strumenti di prepensionamento che continuino a gravare sul bilancio dell’Inps rispetto ai contributi raccolti", ha detto Bonomi, assicurando di non voler "in alcun modo negare ai partiti il loro legittimo desiderio di perseguire al governo gli obiettivi che hanno descritto agli elettori".
"Il prossimo governo deve avere ben chiaro che bisogna salvare il sistema industriale italiano dalla crisi energetica. È un tema di sicurezza nazionale. Migliaia di aziende sono a rischio, centinaia di migliaia di posti di lavoro e di reddito per le famiglie", afferma.
Per questo "tutte le risorse disponibili, escluse quelle per i veri poveri, vanno concentrate lì, perché senza industria non c’è l’Italia", ha esortato Bonomi, ricordando inoltre che "il nuovo governo potrà contare su ulteriori 170 miliardi del Pnrr ancora da spendere, se si continuerà a metterlo a terra, senza contravvenire al contratto sottoscritto con l’Unione europea. Una cifra gigantesca al cui confronto - ha osservato - riallocare 4-5% del totale della spesa pubblica ordinaria non è un’impresa impossibile, anzi".
"Dopo il responso elettorale espresso dagli italiani, noi non possiamo che augurarci la formazione di un governo nei tempi più rapidi possibili, un governo composto da persone autorevoli, competenti ed inappuntabile nella sua composizione", ha proseguito.
"Un governo che confermi la posizione dell'Italia nell'Europa e lavori nel rispetto delle regole di bilancio, di tutela dei diritti, dello stato di diritto, della scelta atlantica e della Nato, con totale condivisione delle misure comuni definite a causa dell'aggressione russa dell'Ucraina", ha aggiunto.
"Ci auguriamo non solo un governo autorevole e competente, oltre che fermo nel ribadire la collocazione internazionale dell’Italia, ma anche che il nuovo governo, su due questioni almeno, voglia e possa costruire una generale e vasta convergenza su strumenti e obiettivi comuni, anche con tutte le forze che saranno all’opposizione. C’è bisogno di unità serietà responsabilita", ha affermato, aggiungendo: "Ce n’è bisogno sul fronte dell’energia e sul fronte della finanza pubblica, cioè sulle due questioni più urgenti che il nuovo governo si troverà ad affrontare dal 'giorno 1' successivo al giuramento davanti al Capo dello Stato".
"Energia e finanza pubblica sono due fronti di emergenza che non possono tollerare follie, ma che richiedono di concentrare grandi risorse, mettendo in loro favore ogni possibile voce secondaria dell’immensa spesa pubblica, in modo di impedire a deficit e debito di riprendere un’incontrollata crescita", ha detto ancora. “Nella montagna di mille miliardi di spesa pubblica, dirottarne qualche decina a favore di queste emergenze si può e si deve fare", ha aggiunto Bonomi.
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