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22 Dicembre 2022 - 12:31
I lavoratori fragili potranno lavorare in smart working, sia nel pubblico che nel privato, fino al 31 marzo 2023, ma l’emendamento alla manovra 2023 approvato in commissione Bilancio della Camera "non cita i genitori di figli under 14. Un’occasione persa". Così Riccarda Zezza, fondatrice di Lifeed, società di education technology che consente alle persone di trasferire tutti i propri talenti tra i propri diversi ruoli attraverso il self-coaching online. ”L’estensione del diritto al lavoro agile per genitori di figli under 14 sarebbe stata un’azione di governo apprezzabile, che poteva rompere uno schema precostituito. Abbiamo bisogno di una spinta al cambiamento, parlare al mercato del lavoro che è cambiato e sta ancora cambiando a velocità mai viste prima ma a cui il 'sistema lavoro' sta reagendo con molta resistenza e lentezza", dice Zezza.
"L’estensione del diritto allo smart working ai genitori con figli piccoli va verso la tanto conclamata conciliazione tra vita e lavoro, che oggi serve anche per fare fronte a un altro grande problema di questa epoca: il livello di burnout raggiunto dai lavoratori è infatti il più alto di sempre e costa all’economia e alle persone. Le ricerche dimostrano che, per ricaricarsi mentalmente, le persone beneficiano di attività alternative al lavoro: luoghi personali e familiari a cui dedicarsi per far fiorire idee, connessioni e passioni", spiega ancora.
"La discussione nell’esecutivo ha riguardato anche la scadenza della proroga. Ma perché porre un limite temporale ad una norma che serve a tutti e in cui crediamo? E perché limitare le categorie, se di categorie in questi casi si può parlare, e non estendere questo diritto a tutti coloro che si occupano di persone fragili, cioè a tutti i caregiver - e poi veramente e semplicemente a tutti coloro che hanno una vita? Un passo alla volta, si dirà. Ma sembra di più un’occasione persa per migliorare la relazione tra vita e lavoro: vero bisogno, desiderio e opportunità per tutti", conclude.
Il bonus psicologo verrà reso permanente e salirà da 600 a 1.500 euro. Lo prevede un emendamento alla manovra 2023 approvato in commissione Bilancio della Camera. "Sul bonus psicologo abbiamo ottenuto un grande risultato con un nostro emendamento che rende il fondo per la copertura della misura strutturale". Così le deputate Dem Debora Serracchiani, capogruppo alla Camera, e Marianna Madia. "Il contributo sarà finanziato con 5 milioni per il 2023 e 8 milioni a decorrere dal 2024. Siamo contenti per questa misura - sottolineano - che è stata purtroppo molto utilizzata, oltre ogni aspettativa e che potrà continuare a contribuire al miglioramento del benessere psicologico di tante persone di ogni età duramente provate da questi anni di pandemia e crisi". "Una piccola grande notizia", ha commentato su Twitter Filippo Sensi, promotore dell'iniziativa nella passata legislatura. "Va rimpinguato adeguatamente, ma primo passo importante. Grazie a Marianna Madia, Debora Serracchiani, Ubaldo Pagano e al lavoro dei deputati Pd".
"L'approvazione annunciata del bonus psicologico, che diviene sostanzialmente un fondo strutturale, è una grande notizia per tutti i cittadini - ha sottolineato David Lazzari, presidente del Consiglio nazionale dell'Ordine degli psicologi - Il provvedimento, che doveva esaurirsi con il 2022, viene mantenuto e rifinanziato nel 2023 e nel 2024". Lazzari ha rivolto un "ringraziamento a tutte le forze politiche che lo hanno sostenuto, ai parlamentari Pd che hanno presentato la proposta poi approvata e al Governo che ha condiviso questa necessità". "E' fondamentale che l'attenzione ai bisogni psicologici dei cittadini sia un impegno trasversale a tutte le forze politiche - è l'appello di Lazzari - Questo provvedimento, che speriamo possa avere in futuro maggiori risorse, deve essere parte di un programma nazionale per il benessere psicologico e lo sviluppo della resilienza che passa per la scuola, la sanità, i servizi sociali e il mondo del lavoro".
"La scelta di rendere permanente il bonus psicologo, con l’aumento delle risorse a disposizione ed un tetto Isee, è sempre stata una nostra richiesta. Siamo contenti il Governo l’abbia accolta - ha dichiarato Maria Cristina Pisani, presidente del Consiglio Nazionale dei Giovani - La pandemia ha sdoganato il dibattito sui temi psicologici, dimostrando la necessità di una tutela per il benessere psicologico e fisico dei giovani, che rappresentano la categoria più colpita. Lo dimostrano tutti gli studi che abbiamo condotto in questi anni".
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