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30 Marzo 2023 - 08:34
Le tariffe elettriche scenderanno ancora, ma sulla bolletta pesa il ritorno degli oneri di sistema. Il decreto varato due giorni fa dal Consiglio dei ministri ridisegna gli sconti per i prossimi mesi: resta il 5% di Iva sul gas, con gli oneri di sistema che si azzereranno a inizio estate; per la luce invece il peso di questi costi resta. E rischia di “mangiarsi” almeno in parte la riduzione delle tariffe nel mercato tutelato che oggi annuncerà l’Arera, l’Autorità di regolazione delle reti e dell’energia.
LUCE, PREZZI GIÙ DI ALMENO IL 20%. Le tariffe del secondo trimestre relative all’energia elettrica nel mercato tutelato dovrebbero calare di «oltre il 20%», annuncia il presidente di Arera, Stefano Besseghini, mentre lunedì prossimo diminuirà di un 10% circa anche il gas. Merito del ribasso dei prezzi dell’energia. Tuttavia, sulla reale riduzione delle bollette incidono le decisioni del Governo. Il Codacons calcola che il ribasso delle tariffe di luce e gas determinerebbe un risparmio pari a complessivi 408 euro annui a famiglia rispetto ai prezzi di oggi, ma si tratta di numeri sui quali «pesa il ritorno degli oneri di sistema sull’elettricità, che rischiano di ridurre sensibilmente i vantaggi per le famiglie», spiega il presidente del Codancons Carlo Rienzi, secondo il quale la fine degli sconti decisi da Draghi e confermati a fine 2022 dal governo Meloni avrà un impatto pari in media a +125 euro a famiglia. Anche Federconsumatori spiega che il ripristino degli oneri di sistema per l’elettricità «azzera i benefici ottenuti finora, rischiando persino di determinare ulteriori aumenti, che a regime potrebbero attestarsi ad oltre 282 euro annui a famiglia».
NEL MERCATO LIBERO RINCARI FINO AL 15%. Per chi invece è nel mercato libero, il ritorno degli oneri di sistema potrebbe portare a un aumento della bolletta ad aprile intorno al 5-15%, in base alla tipologia del contratto e all’indicizzazione della materia prima energia. Sempre nel mercato libero dovrebbe invece ancora scendere la bolletta del gas.
LE NORME FISCALI. È scontro politico invece tra maggioranza e opposizione sulle norme che riguardano i reati fiscali contenute nel decreto bollette. Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, spiega che la norma «è il segnale che se uno si mette a posto, si ravvede e paga quello che doveva pagare e le sanzioni, si tratta di evasione dichiarata e non va nel penale». Ma la sinistra la pensa diversamente: «Il governo Meloni - accusa Nicola Fratoianni (Sinistra italiana) - ha inserito a tradimento nel decreto anche lo scudo penale per gli evasori, lo stesso di dicembre. Una vergogna e un favore agli evasori».
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