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Criptovalute, presente e futuro. Fine della supremazia Usa?

Criptovalute, presente e futuro. Fine della supremazia Usa?

NEW YORK. Dopo un lungo periodo di debolezza e incertezza, l'industria delle criptovalute sta mostrando leggeri segni di ripresa. La recente diminuzione dell'inflazione, che dovrebbe portare a un rallentamento delle politiche restrittive della Federal Reserve e dell’incremento dei tassi di interesse, unita alla minaccia di recessione ed alla crisi del sistema bancario americano ha spinto molti investitori a tornare alle monete virtuali.
Tuttavia, l’universo blockchain si trova ancora nel “crypto winter” o inverno crypto, un lungo periodo di incertezza, complicazioni e contrazione dei prezzi. Già a inizio 2022, l'instabile situazione macro-politica e l’aumento dei tassi di interesse negli USA avevano innescato un effetto domino in questo settore finanziario giovane, incerto ed innovativo. “Una serie di speculazioni ed, in particolare, l’implosione del progetto di finanza centralizzata FTX hanno intensificato la congiuntura negativa del crypto winter,” spiega Francesco Bisardi, esperto di growth e marketing presso BitGo a Silicon Valley.
“L'industria si trova ancora in modalità di sopravvivenza, anche se ormai si vede la luce alla fine del tunnel,” aggiunge il 29enne calabrese, che ha iniziato a dedicarsi alla programmazione informatica alla tenera età di 9 anni.
A causa della loro architettura più complessa e diversificata, si ritiene che i mercati finanziari tradizionali mitighino meglio il rischio rispetto ai mercati delle criptovalute,  spesso gestiti in verticale.
“Comprendere e migliorare l'attuale struttura di mercato e creare una separazione dei compiti per prevenire frodi è fondamentale per costruire un ecosistema blockchain stabile e sicuro,” suggerisce Bisardi. Nato ad Amantea, l’esperto di blockchain e intelligenza artificiale ha lasciato l’Italia ed una carriera di successo nel power lifting per vivere il suo sogno di competere nell’universo di Silicon Valley che,  al suo arrivo nel 2018, era il centro principale del mondo della moneta virtuale.
La situazione sta, però, cambiando.
Nonostante gli Stati Uniti vantino ancora la maggiore capitalizzazione, altri mercati con regolamentazioni più trasparenti e favorevoli sono ora le destinazioni preferite per le attività del settore. Di conseguenza, negli ultimi anni molte aziende hanno scelto o stanno pensando di trasferirsi in questi mercati.
La regolamentazione europea MiCA offre una certa chiarezza sulle regole delle criptovalute, mentre Singapore e gli Emirati Arabi hanno regolamentazioni che supportano il settore del crypto. “Hong Kong, con il sostegno di Pechino, aspira a diventare l'hub finanziario leader -criptovalute incluse-  dell'Asia-Pacifico. Se non ci saranno cambiamenti, prevedo che gli Stati Uniti perderanno il loro vantaggio competitivo in questo settore,” afferma Bisardi, restando però  fiducioso sul futuro del mondo crypto.
Su quale moneta puntare? Bisardi non intende dare consigli finanziari ma, secondo la sua opinione,  per quanto riguarda la tecnologia, prevede ancora un “ruolo preminente di Bitcoin” e  mostra entusiasmo per l'intersezione tra NFT Smart Contract e DAO.
Per gli Stati Uniti, spera “in una maggiore chiarezza da parte degli enti di regolamentazione per invertire l'attuale tendenza”.
Nonostante le sfide, gli esperti rimangono ottimisti riguardo al futuro dell'industria delle criptovalute. Con le aziende e gli investitori che diventano sempre più informati e proattivi, c'è un grande potenziale di crescita e innovazione in questo settore. Adottando un approccio più misurato e strategico, questa industria potrebbe trasformare il mondo finanziario, creando nuovi paradigmi e nuove opportunità per le aziende e i consumatori.

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