Tutte le novità
17 Giugno 2017 - 12:54
Il sindacato: «Sarà battaglia»
ROMA. La Cgil torna in piazza contro i voucher. Non quelli aboliti dal governo per legge ma contro i nuovi ticket disegnati dal Parlamento nella manovra di correzione dei conti pubblici (libretto famiglia per colf, badanti e insegnanti di ripetizione di 10 euro all'ora e il contratto occasionale, assieme all'introduzione di un tetto unico ai compensi di 5mila euro).
Uno dei cortei è partito da piazza della Repubblica per arrivare a Piazza San Giovanni. In prima fila il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso: "Il messaggio lanciato da questa manifestazione è che la democrazia va difesa: quando si violano le regole, si creano dei precedenti che ledono il diritto dei cittadini ad applicare l'articolo 75, cioè la possibilità di giudicare le leggi che i parlamenti e i governi fanno''. ''Noi non retrocediamo, continueremo la nostra battaglia per arrivare alla Carta universale dei diritti del lavoro, perché di precarietà questo Paese muore'', ha sottolineato aggiungendo: "La nostra battaglia non finisce qui. Ricorreremo alla Corte". "Abbiamo già raccolto più di 150mila firme. Con tutto il rispetto faremo presente al presidente Mattarella che siamo di fronte a un'esplicita violazione della Costituzione", ha detto. Perché sui voucher "la politica non ha avuto il coraggio di fare una battaglia a viso aperto ma ha usato furbizie e sottratto ai cittadini il diritto di voto".
"Governo e Parlamento non hanno abrogato i voucher ma i referendum, ovvero il diritto dei cittadini di esprimersi" aveva scritto Camusso in una lettera inviata a tutti gli iscritti al sindacato. "Un Parlamento e un governo che in 35 giorni votano una legge e poi il suo contrario minano la loro credibilità ed autorevolezza e la stessa fiducia nelle Istituzioni".
"La manifestazione di oggi ovviamente non la condivido, sarei un po' matto visto che è contro decisioni assunte dal governo. E' una manifestazione non dei sindacati, ma di un sindacato: la Cgil. L'intero paesaggio sociale non è affatto sulle posizioni Cgil" comunque "non condivido ma rispetto la manifestazione", ha detto il premier Paolo Gentiloni a Bologna.
In piazza ci sono anche gli studenti. "Il governo ha preso in giro i cittadini. La fiducia sulla manovrina che reintroduce i voucher è passata al Senato giovedì, confermando che la loro abolizione è servita solamente a evitare i referendum inizialmente fissati per il 28 maggio. Cambia il nome, PrestO, ma la sostanza è la stessa". Per questo oggi gli studenti scendono in piazza insieme alla Cgil, "per denunciare - affermano l'Unione degli Universitari (Udu) e la Rete degli Studenti Medi - questo schiaffo alla democrazia e ribadire il nostro no ad un destino di precarietà".
Copyright @ - Nuovo Giornale Roma Società Cooperativa - Corso Garibaldi, 32 - Napoli - 80142 - Partita Iva 07406411210 - La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo - Il giornale aderisce alla FILE (Federazione Italiana Liberi Editori) e all'IAP (Istituto di autodisciplina pubblicitaria) Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo giornale può essere riprodotta con alcun mezzo e/o diffusa in alcun modo e a qualsiasi titolo