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09 Luglio 2023 - 10:15
Non accenna a scemare l’emergenza migranti. Il fronte più caldo resta quello di Lampedusa, dove nelle ultime 24 ore sono arrivate altre 750 persone: 230 quelle approdate solo nella notte, dopo che i sei barchini sui quali viaggiavano erano stati soccorsi in area Sar dalle motovedette della Guardia costiera. Complessivamente ieri sono state 17 le imbarcazioni. Sui natanti soccorsi c’erano persone originarie di Siria, Sudan, Yemen, Gambia, Senegal, Ghana, Guinea e Burkina Faso. Tutti hanno riferito di essere salpati da El Amara, Sfax e Gabes, in Tunisia: il Paese nordafricano non riesce ad evitare le partenze illegali. Altri 31 migranti originari di Guinea, Burkina Faso e Costa d’Avorio, partiti su un barchino da Sfax, sono stati poi soccorsi in area Sar e sbarcati a Lampedusa, portati quindi all’hotspot.
DALL’INIZIO DELL’ANNO ARRIVI RADDOPPIATI. Si teme invece per un vecchio peschereccio alla deriva con 250 persone a bordo in fuga dalla Libia segnalato da Alarm Phone che ha anche lanciato un Sos: «Le circa 250 persone in acque internazionali sono state portate a bordo di una nave della milizia libica. Temiamo che sia in preparazione un respingimento», fa sapere Alarm Phone. I numeri complessivi sono impietosi: i migranti sbarcati dall’inizio dell’anno sono 69.137 contro i 30.862 dello stesso periodo dello scorso anno.
LA RABBIA DEL PAPA: LE STRAGI IN MARE VERGOGNA DELLA SOCIETÀ. A sottolineare la drammaticità del fenomeno ieri c’è stato anche il Papa che è tornato a far sentire la propria voce sulle stragi di Migranti e in un messaggio all'arcivescovo di Agrigento, monsignor Alessandro Damiano, in occasione del decimo anniversario del suo primo viaggio apostolico a Lampedusa. Le stragi di migranti in mare sono «la vergogna di una società che non sa più piangere e compatire l’altro», ha scritto Bergoglio nel suo messaggio. Dieci anni fa il Pontefice aveva denunciato «la globalizzazione dell’indifferenza».
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