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30 Luglio 2023 - 07:30
Aperta un’indagine dopo il dossier di “Tuttoscuola”, Campania, Lazio e Sicilia le regioni sotto osservazione
ROMA. C’è un “sistema“ opaco all'interno del sistema di istruzione pubblico ed è in costante espansione. L'anno scorso oltre 30mila studenti si sono spostati dalla scuola statale alla paritaria nel passaggio dalla quarta alla quinta delle superiori: circa un terzo si sono rivolti a 92 istituti paritari (su 1.423), che hanno avuto, come ogni anno, un'esplosione di iscritti: 82 sono in Campania, 6 nel Lazio e 4 in Sicilia. E il ministero decide di aprire un’inchiesta. Ma gli studenti che vanno a prendere lì il titolo, provengono da tutta Italia, alimentando un vero e proprio “turismo da diploma”. E così evadono l'obbligo di frequentare almeno tre quarti delle lezioni. Almeno 10mila neodiplomati della Maturità 2023 hanno acquisito un titolo (che ha valore legale) con modalità “sospette”. Lo rivela Tuttoscuola in un dossier dal titolo “Maturità: boom dei diplomi facili”. Un vero mercato dei titoli di studio, in poderosa crescita, con un giro d'affari di almeno 50 milioni di euro l'anno. Le vie della maturità facile sono in un dossier che punta i fari sul mondo dei diplomifici, poche mele marce nascoste nella scuola paritaria, che invece svolge nel complesso un servizio pubblico insostituibile per il Paese: numeri, geografia del fenomeno, meccanismi di funzionamento. Dal 2015 ad oggi il numero di iscritti al quarto anno negli istituti paritari è rimasto stabile (intorno a 18 mila). L'anno successivo in quinta il boom: 35 mila (2016), 40 mila (2019), 45 mila (2020), fino agli oltre 50 mila del 2022. Con un tasso di incremento dalla quarta alla quinta ogni anno crescente, dal +92% di sette anni fa al +166% dell'anno scolastico da poco terminato. Tuttoscuola ha analizzato, scuola per scuola, quella variazione di iscritti: la quasi totalità delle scuole paritarie sono estranee al fenomeno che stiamo descrivendo. E dove si concentra? In 92 istituti, che da soli costituiscono un incremento di 10.941 iscritti rispetto a quello complessivo di circa 30 mila. Registrano tutte un salto (nella maggior parte dei casi ripetutamente da anni) da 70 fino a quasi 300 iscritti tra il quarto anno e il quinto dell'anno successivo, con percentuali di incremento che vanno dal +1500% al +6.800%. Dove si trovano quei 92 istituti? Sono concentrati in sole nove province: tutte le cinque della Campania; del Lazio, le province di Roma e Frosinone, della Sicilia le province di Palermo e Agrigento. Napoli detiene il primato per incremento di studenti dal 4 al 5 anno, con 59 istituti su 188, pari al 31,4% degli istituti paritari della provincia, seguita da Caserta con 6 istituti su 37 (16,2%) e da Salerno con 14 istituti su 103 (13,6%). La Campania vede complessivamente interessati 82 istituti su 356 paritari situati in quella regione, pari al 23%. Il Lazio 6 (su 185), la Sicilia 4 (su 68). Prendendo in esame la graduatoria top 15 degli istituti con maggior incremento di candidati nel passaggio dal 4 al 5 anno, si scopre che ben 13 istituti sono situati nella provincia di Napoli; uno in provincia di Benevento e uno in provincia di Roma. Sorprendente il caso di un istituto che negli ultimi due anni non aveva studenti iscritti al 4 anno, ma che ha registrato oltre 100 iscritti l'anno dopo al 5°. Un altro istituto ha avuto complessivamente negli ultimi sei anni soltanto 31 studenti iscritti al 4 anno, diventati 1.083 al 5 anno.
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