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Ergastolano non si presenta al lavoro, caccia a “Johnny lo zingaro"

Ergastolano non si presenta al lavoro, caccia a “Johnny lo zingaro"

Da questa mattina si sono perse le tracce di Giuseppe Mastini. Fu coinvolto nell'inchiesta per la morte di Pasolini

GENOVA. Da questa mattina si sono perse le tracce di Giuseppe Mastini, ergastolano noto come Johnny lo zingaro. L'uomo, che era in semilibertà, a quanto si è appreso, dopo aver lasciato il carcere di Fossano non si è presentato al lavoro a Cairo Montenotte, in provincia di Savona. Giuseppe Mastini doveva presentarsi questa mattina alla scuola di polizia penitenziaria di Cairo Montenotte (Savona), dove era stato assegnato per un lavoro esterno, ma dalle 10.30 di lui si sono perse le tracce. Numerosi i reati a carico dell'uomo, finito anche nell'inchiesta per la morte di Pasolini. A Mastini sono dedicati anche un film e una canzone.

«Certi fatti dimostrano il degrado a cui sono giunte le istituzioni penitenziarie soprattutto laddove il buonismo fuori luogo applicato ad oltranza nei confronti dei detenuti quale che ne sia la pericolosità arreca danno dapprima ai poliziotti penitenziari del tutto abbandonati a se stessi e poi agli inermi cittadini costretti a subire le conseguenze delle disfunzioni penitenziarie». Così Leo Beneduci, segretario generale dell'Osapp, sindacato autonomo della polizia penitenziaria, in una nota commenta la notizia della mancata reperibilità di Giuseppe Mastini che dopo aver lasciato  il carcere di Fossano non si è presentato al lavoro a Cairo Montenotte. «Come sindacato chiediamo l'istituzione di una commissione d'inchiesta parlamentare che faccia finalmente luce sulle disfunzioni e  sugli sprechi dell'attuale politica penitenziaria nazionale nonché sui danni arrecati dagli attuali vertici dell'Amministrazione penitenziaria Centrale», conclude.

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