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Progetto Puoi, oltre 1360 migranti inseriti nel mercato del lavoro

Progetto Puoi, oltre 1360 migranti inseriti nel mercato del lavoro

L’inserimento socio-lavorativo dei migranti diventa realtà quando c’è la capacità di costruire una rete di soggetti in grado di realizzare percorsi di politica attiva integrati.

Si potrebbe sintetizzare così l’esito di Puoi-Protezione Unita a Obiettivo Integrazione, l’iniziativa attuata negli ultimi 5 anni da Anpal Servizi, promossa dalla Direzione Generale “Immigrazione e politiche di integrazione” del Ministero del Lavoro e cofinanziata da FAMI e FSE PON Inclusione.

Il dato che salta all’occhio sono i 1363 cittadini di Paesi terzi, regolarmente soggiornanti in Italia, che – tra il 2020 e il 30 giugno 2023 - hanno stipulato almeno un contratto di lavoro grazie ai percorsi di inserimento socio-lavorativo di PUOI.

Percorsi - realizzati con la collaborazione di operatori pubblici e privati del mercato del lavoro - che hanno consentito la costruzione di Piani di azione individuali e l’erogazione di servizi specialistici come l’orientamento, la valorizzazione e lo sviluppo delle competenze, l’accompagnamento alla ricerca di un lavoro e l’offerta di tirocini della durata di 6 mesi.

Ma - tra i risultati presentati oggi all’hotel Palatino di Roma in occasione dell’evento finale del progetto – sono anche altri quelli che meritano di essere sottolineati.

Innanzitutto, il numero di migranti coinvolti: sono stati infatti 4776 quelli che hanno avviato un percorso. Il 49% provengono da Nigeria, Gambia, Mali e Senegal. Il 26,4% sono donne: il 50% nigeriane e il 13% ucraine.

Tra questi, 3120 hanno avviato un tirocinio e 2046 lo hanno portato a termine, facendo registrare un successo occupazionale molto alto: il 67% di coloro che hanno concluso il tirocinio ha infatti ottenuto almeno un contratto subordinato, parasubordinato o di somministrazione.

Riguardo ai 1363 cittadini di Paesi terzi che hanno stipulato un contratto di lavoro, 1098 sono relativi alla prima fase di PUOI (81% dei 1353 che hanno completato il tirocinio), i restanti 265 sono invece relativi all’ultima fase di PUOI, conclusa tra febbraio e aprile 2023 (38% di 693).

Risultati e numeri che raccontano quanto possa essere efficace costruire un sistema nazionale su più livelli per realizzare percorsi di politica attiva integrati, in grado di migliorare l’occupabilità e di promuovere l’inserimento nel mercato del lavoro italiano dei migranti vulnerabili.

Risultati e numeri che sono stati raggiunti grazie al coinvolgimento di 264 soggetti promotori dei percorsi di inserimento socio-lavorativo e di 1999 soggetti che hanno ospitato i tirocini, nonché di un’ampia rete di partner istituzionali e operativi a livello nazionale e territoriale.

“Il progetto PUOI funziona perché risponde ai bisogni reali delle persone vulnerabili – ha spiegato Stefania Congia, direttore generale della DG Immigrazione e politiche di integrazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – Con questa iniziativa abbiamo sperimentato percorsi di inserimento socio-lavorativo, basati sul modello della Dote individuale e sullo strumento del tirocinio, che hanno permesso ai migranti coinvolti di diventare autonomi e di integrarsi appieno nella società. I risultati sono stati positivi anche per la capacità di costruire reti a livello territoriale, in grado di mettere a sistema e di valorizzare le azioni realizzate da diversi soggetti. Adesso abbiamo di fronte un ciclo di programmazione pluriennale, che ci consente di avere una visione di lungo periodo e di mettere in campo un’azione di sistema per migliorare ulteriormente gli interventi e per dare risposte sempre più efficaci alle sfide poste dalla questione migratoria”.

“Il filone dell’integrazione dei migranti sta particolarmente a cuore alla nostra agenzia – ha dichiarato Mauro Tringali, direttore generale di Anpal Servizi – Il progetto PUOI è una best practice per almeno tre motivi: la capacità di cogliere la sostanza dei bisogni delle persone, la capacità di costruire reti e sinergie tra diversi soggetti, la capacità di integrare e di utilizzare al meglio le risorse di più fondi. Quest’ultimo, in particolare, è un vero e proprio fattore critico di successo. Sul tema dell’integrazione siamo al fianco del Ministero del Lavoro da 20 anni, prima come Italia Lavoro, oggi come Anpal Servizi, domani continueremo a occuparcene come Sviluppo Lavoro Italia. Tanto che, nella prossima organizzazione della nostra società, all’inclusione sociale e lavorativa sarà dedicata un’intera area strategica”.

L’esperienza di PUOI è stata promossa a pieni voti anche dall’Unione Europea. Patrick Doelle - Migration Management Support, DG Home, della Commissione Europea, ha spiegato che “questo progetto ha raggiunto risultati molto incoraggianti e rappresenta un’iniziativa assolutamente innovativa”.

Simona Giarratano - Programme Manager FSE+, FEAD, DG Employment, Social Affairs and Inclusion della Commissione Europea – ha aggiunto che “PUOI è una buona pratica a livello europeo. Perché è stato capace di massimizzare l’impatto dei fondi comunitari, di valorizzare le reti sui territori tra diversi soggetti e di concentrare l’attenzione verso i migranti più vulnerabili”.

La testimonianza di Zakaria Ibrahim, un tirocinante di PUOI, è significativa: “Sono siriano e ho 26 anni, da circa 30 mesi vivo in Italia. Quando sono arrivato conoscevo poco la lingua, grazie al progetto PUOI, e al tirocinio all’Eurocoop Servizi di Camini in Calabria, oggi sono pienamente integrato e lavoro come mediatore culturale”.

“Ringrazio la squadra di lavoro e tutti i soggetti che ci hanno accompagnato lungo questo cammino progettuale – ha concluso Rosa Rotundo, responsabile di PUOI per Anpal Servizi – Le attività del progetto hanno lasciato un segno e un valore importante nella vita dei cittadini migranti che hanno partecipato. Ed è proprio questo aspetto che dà senso al nostro lavoro, che ci spinge ogni giorno a migliorare per favorire l’integrazione socio-lavorativa delle persone vulnerabili. Oggi non è una fine. Si chiude una prima fase, ma se ne apre un’altra che, a partire dall’esperienza e dai risultati di PUOI, vuole essere ancora più ambiziosa”.

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