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Delitto Cesaroni, chiesta arichiviazione della nuova inchiesta

Delitto Cesaroni, chiesta arichiviazione della nuova inchiesta

Il nuovo fascicolo, per omicidio volontario contro ignoti, era stato avviato dopo l'esposto presentato dai familiari della vittima di via Poma

ROMA. La Procura di Roma ha chiesto l'archiviazione dell'inchiesta, riaperta nel marzo dello scorso anno, sull'omicidio di Simonetta Cesaroni, uccisa con 29 coltellate nell'agosto del 1990 in via Poma. Il nuovo fascicolo, per omicidio volontario contro ignoti, era stato avviato dopo l'esposto presentato dai familiari di Simonetta. Al termine delle indagini svolte dai magistrati capitolini con la sezione di polizia giudiziaria dei carabinieri di piazzale Clodio, con l'audizione di più venti persone nella veste di persone informate sui fatti e dopo aver rianalizzato gli atti dei processi che si sono svolti, è stata sollecitata al gip l'archiviazione. Al termine dei nuovi accertamenti svolti non sono emersi, a quanto si apprende, nuovi elementi utili.

«Il 16 novembre scorso abbiamo depositato un ulteriore esposto con delle informazioni molto rilevanti per le quali la procura avrebbe dovuto procedere subito ad accertamenti nell'immediatezza» dice l'avvocata Federica Mondani, legale dei familiari di Simonetta Cesaroni. Sul nuovo esposto presentato, la legale aggiunge: «Se l'informazione che abbiamo ricevuto attraverso i nostri sistemi investigativi risultasse vera cambierebbe lo scenario - dice all'Adnkronos - e potrebbe assumere toni molto rilevanti. Si tratta di un nuovo esposto con informazioni di grande rilievo per le quali si è chiesto alla procura di indagare nell'immediatezza per la delicatezza della questione».

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