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Giù l’inflazione, su i redditi

Giù l’inflazione, su i redditi

Prezzi in frenata (+0,6%) ma gli alimentari +5,3%. Aumenta il potere d’acquisto

ROMA. L’Italia conferma la frenata dell’inflazione: +0,6% su base annua a dicembre, in calo rispetto al +0,7% rilevato a novembre. Nel 2023, in media, la crescita dei prezzi al consumo è stata del 5,7%, in netto rallentamento dall’8,1% del 2022. Un andamento favorito, rileva l’Istat, del venir meno delle tensioni sui prezzi dei beni energetici. Numeri positivi che si attestano in controtendenza rispetto ai prezzi nel resto d’Europa, dove l’inflazione è risalita dal 2,4% di novembre al 2,9% del mese scorso, con Francia al 4,1%, Germania al 3,8% e Spagna al 3,3%.

REDDITI E CONSUMI. Nel report dell’Istat ci sono anche altre buone notizie: la pressione fiscale cala al 41,2%, in riduzione di 0,2 punti rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il reddito disponibile delle famiglie consumatrici è aumentato dell’1,8% rispetto al trimestre precedente, mentre i consumi sono cresciuti dell’1,2%. Il potere d’acquisto delle famiglie consumatrici è cresciuto rispetto al trimestre precedente dell’1,3% a fronte di un aumento dei prezzi dello 0,5%.

LIEVE FRENATA DEL CARRELLO DELLA SPESA. In Italia si registra una frenata invece molto leggera per i prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona, che rallentano lievemente su base tendenziale da +5,4% a +5,3%, come anche quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto (da +4,6% di novembre a +4,4%).

«SMENTITI I PROFETI DI SVENTURA». Per il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, si tratta di «un’ottima notizia per le famiglie italiane: l’inflazione in Italia è al minimo in Europa, pieno successo del “carrello tricolore”. Smentiti i profeti di sventura». Anche il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Tommaso Foti, invita «la sinistra anti-Meloni che gioca contro l’Italia a cambiare disco».

OPPOSIZIONI SULLE BARRICATE. Una lettura contestata dalle opposizioni. Daniela Torto, capogruppo del Movimento 5 Stelle in commissione Bilancio della Camera, giudica le parole di Urso «abominevoli: dire che il merito del calo dell’inflazione italiana sia da ascrivere al “carrello tricolore” è una pagliacciata di proporzioni mai viste», tuona. Si chiede «dove vivano e quali negozi frequentino» il ministro Urso, gli altri esponenti del Governo e della destra che «esultano per dati Istat che confermano il salasso subito dalle famiglie italiane» la deputata del Pd Debora Serracchiani.

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