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17 Gennaio 2024 - 16:55
Sara' l'autopsia a stabilire le cause del decesso di Maria Antonietta Panico, 42 anni, il cui cadavere e' stato rinvenuto a Trento nel suo letto. A un primo esame non sono state rilevate ferite da taglio. Molto conosciuta a Trento anche per il suo passato in politica e per il lavoro svolto presso un patronato, la donna era mamma di una ragazza di 16 anni e aveva intrapreso una nuova relazione. Il corpo e' stato rinvenuto nel suo appartamento al terzo piano dello stabile sito in via Vicenza 24 nel quartiere Bolghera nel capoluogo trentino.
Al momento dell'allarme sul posto si sono portati i sanitari, i carabinieri e successivamente la scientifica, il medico legale e il pubblico ministero di turno Patrizia Foiera che ha disposto una serie di interrogatori per arrivare ad una ricostruzione di quanto possa essere accaduto nell'appartamento della Panico. Gli inquirenti hanno richiesto all'operatore i tabulati telefonici per verificare eventuali telefonate o messaggi di interesse operativo. Secondo il medico legale il decesso risalirebbe ad almeno due giorni fa. Tra le ipotesi, anche quella dell'omicidio. Maria Antonietta Panico che il 21 gennaio avrebbe compiuto 43 anni, nel 2018 era candidata alle elezioni provinciali nella lista Fugatti - successivamente Maurizio Fugatti venne eletto governatore - e nel 2020 aveva supportato Andrea Merler alle comunali candidando nella lista civica.
Aveva il divieto di avvicinamento e attualmente non è stato ancora rintracciato dai carabinieri di Trento, l'ex compagno di Maria Antonietta Panico, la 42enne trovata morta da almeno due giorni sul letto di casa macchiato di sangue. Lo si apprende da fonti investigative. Sul corpo della donna, il cui cadavere è stato scoperto dall'ex marito, allertato dalla figlia 16enne che non riusciva a mettersi in contatto con la madre. Il medico legale si è riservato di chiarire le cause del decesso solo dopo l'autopsia. Intanto la pm Patrizia Foiera, che coordina le indagini dei carabinieri che stanno esaminando i tabulati per verificare se ci sono messaggi o telefonate di interesse investigativo, ha sentito persone informate sui fatti e parenti. Da quanto si apprende la donna in alcune occasioni si era recata al pronto soccorso per "contusioni facciali". Per il momento la procura non esclude nessuna pista, femminicidio compreso.
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