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Sanità, Schillaci insiste: nessun taglio

Sanità, Schillaci insiste: nessun taglio

Il ministro: a breve un nuovo piano per le liste d’attesa. Ma le Regioni insistono: tolti 1,2 miliardi

ROMA. «A chi sostiene che avremmo tagliato i fondi alla sanità ricordo che non è così. Con l’ultima legge di Bilancio ci sono 3 miliardi in più per il 2024, 4 miliardi in più per il 2025, 4,2 per il 2026 e non ricordo incrementi del Fondo di questa portata nelle finanziarie dei governi di qualche anno fa. Dire quindi che stiamo facendo dei tagli è falso». Il giorno dopo le accuse delle Regioni il ministro della Salute Orazio Schillaci (nella foto) replica punto su punto. «Siamo impegnati per una riforma della sanità che punta a migliorare i servizi, le risposte che diamo ai cittadini e valorizzare i nostri professionisti sanitari», spiega Schillaci.

NUOVO PIANO PER LE LISTE D’ATTESA. Il ministro annuncia poi che sulle liste d’attesa «ci abbiamo messo la faccia, è un problema che si trascina da decenni e a cui vogliamo dare risposte concrete attraverso un piano che interviene su diversi aspetti e che a breve sarà messo in campo». Schillaci aggiunge che «stiamo definendo un sistema di monitoraggio puntale, prestazione per prestazione, Regione per Regione in modo da identificare quali sono le prestazioni davvero carenti e critiche e in quale ambito effettivamente intervenire».

LE REGIONI: I TAGLI CI SONO. Ma le Regioni rilanciano le accuse e confermano la minaccia di ricorre alla Corte costituzionale. Lo fanno con Raffaele Donini, coordinatore della commissione salute della Conferenza delle Regioni, che tuona: «I tagli ci sono, lo ha certificato la Corte dei Conti. Tutte le Regioni, comprese quelle di destra, non sono impazzite e stanno dicendo la stessa cosa. Hanno tagliato 1,2 miliardi di fondi che erano destinati a finanziare opere che erano destinate alla sicurezza sismica degli ospedali. Complimenti».

FEDRIGA: HO SENTITO I MINISTRI, PARTONO I TAVOLI. A frenare lo scontro prova allora il presidente del Friuli Venezia Giulia e della Conferenza delle Regioni, il leghista Massimiliano Fedriga, che assicura: «Ho sentito sia il ministro Fitto, sia il ministro Schillaci. Adesso partiranno dei tavoli per capire le esigenze di ogni singola regione. Ho trovato disponibilità da parte del Governo». Un appello al dialogo immediatamente raccolto dal vicepremier e leader di Fi, Antonio Tajani, per il quale «bisogna fare un nuovo piano sanitario, una riforma: la salute per noi è una priorità e sarà centrale anche nella campagna elettorale europea che riguarda la vita di ogni cittadino».

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