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18 Maggio 2024 - 21:26
È stato un giovane detenuto napoletano a salutare il Papa a nome di tutti i reclusi del carcere di Montorio, a Verona. Intervenuto dopo la direttrice Gioieni - «Qui dentro c'è la vita, Santità» - il giovane è stato invitato a parlare a nome dei 592 detenuti «da tutte le regioni del mondo»: sono infatti almeno 40 le diverse nazionalità presenti.
«L'emozione di questo giorno che Lei ha deciso di trascorrere in gran parte con noi la porteremo sempre dentro di noi, anche quando avremo finito di pagare per i nostri errori», ha detto il giovane, concludendo con la battuta in napoletano: «Santità, per noi siete nu piezz'e core». Il Pontefice ha incoraggiato i detenuti «a rialzarsi, perché il perdono c'è per tutti e la speranza è un diritto».
Poi lo scambio dei vari doni creati dai detenuti e il quadro raffigurante la vergine Maria portato dal Papa. Quindi la benedizione e il «buon appetito a tutti» prima di entrare per il pranzo in carcere.
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