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Agguato a Foggia: 4 morti

Agguato a Foggia: 4 morti

Le vittime sono un boss, il cognato e due contadini testimoni involontari

FOGGIA. Erano a bordo di due auto le quattro persone uccise questa mattina in un agguato tra Apricena e San Marco in Lamis, nel Foggiano, vicino la stazione. Le due auto distavano 300-400 metri l'una dall'altra. Le quattro vittime sono state uccise a colpi d'arma da fuoco, forse fucili. Sul posto sono intervenuti i carabinieri che stanno indagando.

Due vittime avevano precedenti penali mentre le altre due erano incensurate. Tra le quattro vittime dell'agguato avvenuto a San Marco in Lamis c'è il presunto boss Mario Luciano Romito, di 50 anni, di Manfredonia, ritenuto dagli investigatori uno degli esponenti di spicco dell'omonimo clan che negli ultimi anni si è contrapposto al clan dei Libergolis nella cosiddetta faida del Gargano. Con lui, a bordo della vettura, c'era il cognato, Matteo De Palma, che gli faceva da autista, anche lui morto all' istante. Obiettivo del commando - secondo gli investigatori - era Romito. Le altre due vittime sarebbero due contadini, testimoni involontari del duplice omicidio.

"È un episodio orribile, non conosciamo ancora i dettagli di quanto avvenuto ma negli ultimi mesi sono tanti gli episodi che hanno coinvolto la nostra provincia. Occorre al più presto un incontro tra tutti i rappresentanti del territorio con il ministro dell'Interno". A dirlo all'Adnkronos il sindaco di San Marco in Lamis, Michele Merla.

"Vogliamo essere ascoltati - ha detto il sindaco - così non si può andare avanti. Serve un intervento del governo, le istituzioni nazionali devono intervenire per la nostra provincia, non possiamo più assistere a questa efferatezza".

I PRECEDENTI - La strage di questa mattina è solo l'ultimo di una serie di agguati avvenuti in provincia di Foggia nelle scorse settimane. L'ultimo il 26 luglio a Vieste, quando un 31enne con precedenti penali è stato ucciso da due killer all’interno del suo ristorante, davanti alla moglie e alla figlioletta di 7 mesi. Un mese prima, il 20 giugno, due pregiudicati di 43 e 54 anni, erano stati uccisi a colpi di kalashnikov nella zona industriale di Apricena, mentre si trovavano a bordo di un furgone.

Il 15 luglio sicari hanno ucciso a colpi di fucile un 50 enne di San Severo, mentre era alla guida del suo Fiat Fiorino, sulla statale 16. Solo due giorni prima, il 13 giugno, un 25enne con precedenti venne ferito a colpi di pistola a San Severo. Con le quattro vittime di oggi salgono a otto i morti di criminalità nel foggiano da giugno scorso.

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