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22 Ottobre 2017 - 18:46
Il procuratore nazionale Antimafia: «Non so se è giusto, ma si tratta di un problema serissimo, spesso eluso e fatto oggetto di campagne ideologiche»
SIENA. «Il contrasto alle droghe leggere non funziona, i traffici vanno contrastati e se al contrasto può contribuire un’ipotesi di legalizzazione, con lo Stato in concorrenza con le organizzazioni criminali, bisogna riflettere. Non so se è giusto, ma si tratta di un problema serissimo, spesso eluso e fatto oggetto di campagne ideologiche». A dirlo il procuratore nazionale antimafia Franco Roberti che, durante il congresso dell’Anm, torna ad affrontare il tema della legalizzazione delle droghe leggere. «Non sono favorevole al principio della legalizzazione delle droghe leggere - dice - ma lo sono al principio di contrasto della criminalità organizzata che trae lucro e profitto dal traffico di droghe di ogni genere. Negli ultimi anni, mentre è stato efficace il contrasto al traffico di droghe pesanti per cui si è ridotta la media della circolazione di tali sostanze, per le droghe leggere la domanda e l’offerta sono aumentate in modo esponenziale e il contrasto, dunque, non ha avuto effetti positivi».
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