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Il cooperante <br>Lo Porto ucciso <br>in un raid Usa

Il cooperante <br>Lo Porto ucciso <br>in un raid Usa

Era stato rapito tre anni fa. Obama: è una mia responsabilità. Il Governo domani alla Camera

WASHINGTON. Il cooperante italiano Giovanni Lo Porto e un altro ostaggio americano Warren Weinstein sono rimasti uccisi in un raid Usa contro un compound di Al Qaeda lo scorso gennaio al confine tra Afghanistan e Pakistan. Lo ha reso noto la Casa Bianca. La Cnn precisa che i due sono morti colpiti da un drone militare americano. Lo Pporto era stato rapito in pakistan nel 2012.  «Come presidente e comandante in capo io mi assumo la piena responsabilità delle operazioni anti-terrorismo», anche quella in cui «sono rimasti uccisi due innocenti tenuti prigionieri da al Qaeda», ha detto Barack Obama nella dichiarazione con cui ha presentato le «più profonde scuse» alle famiglie di Lo Porto e Weinstein.

 

«È una verità molto cruenta, ovviamente la lotta contro il terrorismo comporta anche questi errori», ha sottolineato il presidente degli Stati Uniti. Obama ha poi voluto ricordare che «una delle cose che distingue l'America e ci rende eccezionali è proprio il nostro desiderio di andare avanti e soprattutto di imparare dai nostri errori». «Faremo il nostro meglio - ha assicurato - e soprattutto tutto il possibile affinché tutto questo non avvenga mai più e faremo il possibile per fermare la morte di innocenti vittime». «L'esempio di Giovanni riflette l'impegno degli italiani, nostri grandi alleati ed amici, per la sicurezza e la dignità delle persone nel mondo», ha detto parlando dell'impegno umanitario del cooperante.

 

Obama ha personalmente informato ieri il presidente del Consiglio Matteo Renzi dell'uccisione dell'ostaggio. L’Unità di crisi ha immediatamente preso contatto con la famiglia Lo Porto per comunicare la triste notizia, come spiega palazzo Chigi. «L’Italia porge le più sentite condoglianze alla famiglia di Giovanni Lo Porto”, ha dichiarato il premier. «Esprimo profondo dolore – aggiunge – per la morte di un italiano, che ha dedicato la sua vita al servizio degli altri. Le mie condoglianze vanno anche alla famiglia di Warren Weinstein». Renzi, si apprende da fonti di palazzo Chigi, ha parlato con la madre di Lo Porto, che gli è stata passata dal team della Unità di crisi della Farnesina che è a Palermo, con l'assistenza psicologica che da oggi è a casa Lo Porto. «Aveva la mia età», ha detto il premier alla mamma nel corso della loro conversazione telefonica. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, appresa la notizia, ha dichiarato: «Partecipo al grande lutto della famiglia e sono vicino al mondo della cooperazione internazionale che, per l'aggravarsi delle situazioni di crisi, è sempre più esposto a insidie e rischi gravissimi».

La presidente della Camera Laura Boldrini, parlando con i giornalisti alla stampa estera, ha detto: «Sulla base di quello che ci dirà il ministro mi auguro che ne sapremo di più. Risulta infatti anche per noi preoccupante che non abbiamo avuto sentore prima di oggi. Sarà il ministro a fornire tutti i chiarimenti». Il governo riferirà domani alle ore 10 alla Camera sulla morte di Lo Porto. Sarà il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, a parlare in aula della vicenda. Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Marco Minniti riferirà martedì mattina alle 11 al Copasir sulle circostanze che hanno portato alla morte di Lo Porto.

«Abbiamo intenzione di capire esattamente tutto quello che è successo nel lasso di tempo da gennaio ad oggi. Bisogna appurare se gli Stati Uniti fossero già al corrente della presenza dei due ostaggi all'interno del compound o se si è arrivati a capirlo successivamente», ha detto all'Adnkronos il presidente del Copasir, Giacomo Stucchi. «Immagino che la certezza dell'identità dei due corpi sia una cosa molto recente - prosegue Stucchi - ma resta da capire quali siano le informazioni che l'intelligence americana ha passato alla nostra, chi ha operato e sulla base di quali informazioni si sia deciso di fare il raid. Martedì sentiremo da Minniti quali sono gli sviluppi della vicenda», conclude il presidente del Copasir. Il raid sarebbe stato effettuato con un drone militare americano . A riferirlo è la Cnn che cita diversi funzionari americani.

Nel corso dei raid sono morti anche due cittadini americani legati ad Al Qaeda, rende noto la Casa Bianca. Uno dei due americani, Ahmed Farouq, ha poi aggiunto, è morto nel corso della stessa operazione in cui sono morti Weinstein e Lo Porto. L'altro, Adam Gadahn, è stato probabilmente ucciso in un raid separato condotto a gennaio. Nella dichiarazione si precisa che l'intelligence Usa non aveva informazioni riguardanti la presenza dei due sul sito oggetto dei raid.

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