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Studente ucciso alla fermata del bus, imponente corteo

Studente ucciso alla fermata del bus, imponente corteo

Nel pomeriggio i funerali celebrati dal vescovo

NUORO. Le scuole di Nuoro si sono fermate, tutti gli studenti si sono ritrovati in un grande corteo partito dall’istituto professionale “Alessandro Volta” e ha attraversato la città, fino all’ospedale San Francesco, dov’è la salma di Gianluca Monni, lo studente 19enne ucciso ieri a Orune da due killer che gli hanno esploso contro tre colpi di fucile mentre attendeva l’autobus per andare a scuola. Una manifestazione silenziosa per dire no alla violenza e difendere la vita. Nel pomeriggio il vescovo di Nuoro, monsignor Mosè Marcia, celebrerà il funerale del giovane studente.

 

Intanto proseguono a ritmo serrato le indagini dei carabinieri della compagnia di Bitti e del Nucleo operativo del comando provinciale di Nuoro che non scartano nessuna ipotesi investigativa. Tre al momento sarebbero le piste più seguite dai militari: quella della faida del paese, che in cinquant’anni ha fatto decine di morti, e nel quale compare spesso il cognome dei Monni, quella, debole, di cattive frequentazioni del giovane, e quella invece più concreta e credibile, della lite che Monni avrebbe avuto in paese con alcuni bulli oper difendere la ragazza nel periodo tra dicembre e gennaio scorso.

E’ chiaro che il killer ha avuto comunque molto tempo per ‘allenarsi’ e non compiere una strage: ha centrato Gianluca Monni con tre fucilate mentre attendeva il pullman seduto nei gradini vicino alla pensilina dell’Arst insieme ad altri studenti del paese senza ferirne alcuno. La vicenda comunque è molto complicata, perché sembra che vada ad intrecciarsi con un recentissimo e attuale fatto di cronaca accaduto in un paese della provincia di Nuoro, e che appare legato alla presenza di un giovane che avrebbe partecipato al litigio con Monni per la fidanzata.

Un’auto è stata ritrovata bruciata e gli investigatori stanno verificando se corrisponda a quella usata per l’omicidio di Monni. Intanto la vicenda è seguita personalmente dal procuratore di Nuoro Andrea Garau e dal sostituto Andrea Vacca, che stanno interrogando numerose persone, soprattutto giovani, insieme ai carabinieri della compagnia di Bitti. Non si escludono provvedimenti in giornata.

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