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Folla ai funerali dello studente morto in gita

Folla ai funerali dello studente morto in gita

Il papà: debito di verità e coscienza

MILANO. Una chiesa di Altichiero strapiena, con tanti giovani anche fuori nel piazzale antistante, ha dato l'ultimo saluto a Domenico Maurantonio, lo studente padovano morto nella notte tra sabato e domenica scorsa dopo una caduta dal quinto piano di un hotel di Milano.

 

«Tutti abbiamo un debito di verità e coscienza nei confronti di Domenico. Era il mio amico, il mio eroe - ha ricordato Bruno Maurantonio, il papà dello studente padovano - Mi prendeva in giro perché diceva che ero troppo vecchio, ma lui ci ha lasciato troppo giovane. Per raccontarlo mi ci vorrebbero 19 anni, non so se avrò la forza di andare avanti. Ha lasciato qualcosa di importante che noi dobbiamo portare avanti». «Se tutta la verità è uscita bene - ha detto il parroco di Altichiero don Lorenzo durante l'omelia - se ce n'e' ancora di nascosta sotto il 'magone' e la paura speriamo che la si lasci uscire al più presto per quanto male possa fare perchè solo con la verità c'e' futuro e libertà». Dopo l'omelia del parroco e il ricordo del padre, all'uscita tanti hanno abbracciato commossi i genitori del giovane studente del liceo Ippolito Nievo. Una cerimonia sobria così come era stata voluta dai genitori (con cameramen e fotografi fuori dalla chiesa) e centinaia di amici, compagni di classe, parenti in lacrime. All'uscita nessun commento della preside del liceo frequentato da Domenico e dagli altri suoi insegnanti, chiusi in uno stretto riserbo, critici per le tante ipotesi sulla morte di Domenico pubblicate sui giornali e dai tg.

 

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