Tutte le novità
06 Giugno 2015 - 11:26
Sono i lavoratori di "Roma Multiservizi". I sindacati: colpa della giunta Marino, intervenga il Governo
ROMA. «Più risparmio per voi, meno dignità per noi», è uno degli slogan che campeggia sui maxi striscioni esposti sulle transenne a un centinaio di metri dall'ingresso principale della Camera dei deputati. Oltre un centinaio di dipendenti dell'azienda "Roma Multiservizi", partecipata dall'Ama al 51%, sta protestando questa mattina in piazza Montecitorio per chiedere al governo Renzi di sbloccare una vertenza che mette a rischio 2.600 persone, che «da anni operano con impegno e responsabilità nelle scuole elementari, materne, infanzia».
Nel mirino, il sindaco di Roma Ignazio Marino. I rappresentanti dei sindacati di categoria, Cisl Cgil e Uil, denunciano: «Marino non ha fatto praticamente nulla, non ci ha dato nessuno garanzia, siamo qui per chiedere al governo un intervento urgente, peggio di così non si poteva fare».
«La Giunta Marino -si legge in un volantino firmato da Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltrasporti- la sua maggioranza politica, dovrà ritenersi responsabile delle conseguenze sociali ed economiche che deriveranno dalla sue (NON) scelte'». Le «2.600 persone dipendenti della Roma Multiservizi che da anni gestisce l'appalto non permetteranno che il cincischiare di Roma Capitale ricada su di loro e sui bambini destinatari dei servizi», continua la nota. Dicono in coro Vittorio Pessotti, della Filcams e Eugenio Stanziale della Cgil confederale Lazio: '«Il Governo deve intervenire subito, visto che il Comune non ci ha garantito nulla».
Copyright @ - Nuovo Giornale Roma Società Cooperativa - Corso Garibaldi, 32 - Napoli - 80142 - Partita Iva 07406411210 - La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo - Il giornale aderisce alla FILE (Federazione Italiana Liberi Editori) e all'IAP (Istituto di autodisciplina pubblicitaria) Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo giornale può essere riprodotta con alcun mezzo e/o diffusa in alcun modo e a qualsiasi titolo