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Mafia Capitale, Buzzi: «Il consigliere <br>chiede tre posti <br>di lavoro»

Mafia Capitale, Buzzi: «Il consigliere <br>chiede tre posti <br>di lavoro»

Proseguono gli interrogatori di garanzia. Eseguite anche 19 perquisizioni nei confronti di persone e società

ROMA. Proseguono gli interrogatori di garanzia degli arrestati nell'ambito della fase due dell'inchiesta Mafia Capitale. Oggi sarà la volta degli indagati condotti nel carcere di Rebibbia. Tra questi Luca Gramazio, al quale viene contestato anche il 416 bis, con l'accusa di aver partecipato all'associazione mafiosa capeggiata da Carminati. Ci sono anche 19 perquisizioni, nei confronti di persone e società, eseguite dai carabinieri del Ros nell'ambito della seconda fase dell'inchiesta. A quanto si apprende, i soggetti coinvolti nelle perquisizioni, tra cui cinque persone e 14 tra enti e cooperative, non risultano indagati.

I primi interrogatori di garanzia sono iniziati ieri intanto nel carcere di Regina Coeli. Mirko Coratti, ex presidente dell'Assemblea capitolina, ha risposto al gip Flavia Costantini respingendo le accuse. «L'interrogatorio è andato bene - ha spiegato l'avvocato lasciando Regina Coeli - Coratti si è difeso, spiegando che non ha commesso reati, e ha fornito tutti gli elementi».

Continuano intanto ad emergere dettagli dalle intercettazioni dei carabinieri del Ros. In una, contenuta nell'ordinanza firmata dal gip Flavia Costantini, Salvatore Buzzi riferisce a Francesco Ferrara, dirigente della cooperativa "La Cascina", che, per accogliere le sue richieste, Massimo Caprari, consigliere comunale sospeso dopo l'arresto, si era rivolto a lui chiedendogli in cambio l'assunzione di tre persone.

«Te l'ho detto, Caprari è venuto da me. Voleva tre posti di lavoro», dice Buzzi. «Tre posti di lavoro? Cioè preferisco darglieli a uno che me costa di meno», risponde Ferrara. «Poi alla fine avemo concordato uno - aggiunge Buzzi - gli ho detto: "Guarda, te lo chiamo, se non te lo piglio te lo chiamo". Devo trovà il telefono e lo devo chiamare». «Tre posti de lavoro - risponde l'altro - cioè proprio....stanno...eh....tre posti de lavoro cioè so...quaranta...trentamila euro l'anno...ma che c...vuole?».

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