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28 Giugno 2018 - 13:35
Spetterà ora alla Corte valutare l'entità degli indennizzi
Le autorità italiane non avrebbero dovuto procedere alla confisca dei terreni dove venne edificato il complesso di Punta Perotti, a Bari, poi demolito. Lo ha stabilito la Corte europea dei diritti umani di Strasburgo, in una sentenza inappellabile sulla "confisca di terreni per edificazione abusiva" che riguarda anche Golfo Aranci (Olbia) e Testa di Cane e Fiumarella di Pellaro (Reggio Calabria).
Secondo i giudici della Corte, per procedere al sequestro vi sarebbe dovuta essere prima una condanna dei responsabili. Le decisioni delle autorità italiane rappresentarono quindi una violazione del diritto di proprietà privata. Spetterà ora alla Corte valutare l'entità degli indennizzi.
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