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La tragedia

Bimbo morto nel pozzo, aperta un'inchiesta

La Procura di Siracusa indaga per omicidio colposo

Bimbo morto nel pozzo, aperta un'inchiesta

Il pozzo in cui è stato recuperato morto il bimbo nel Siracusano

La tragica morte ricorda quella di Alfredino Rampi, avvenuta 43 anni fa

SIRACUSA. La Procura di Siracusa ha aperto una inchiesta per omicidio colposo sulla morte del bambino disabile di 10 anni morto dopo essere caduto in un pozzo artesiano nelle campagne di Palazzolo Acreide, nel siracusano. La donna che era con lui, una operatrice di 54 anni è stata tratta in salvo e non è in pericolo di vita. L'inchiesta al momento è a carico di ignoti.

COME ALFREDINO. La tragica morte del bimbo caduto in un pozzo a Palazzolo Acreide, nel Siracusano, in circostanze ancora da verificare, richiama immediatamente alla memoria quanto accaduto quarantatré anni fa al piccolo Alfredo Rampi, il bimbo di 6 anni, morto nel 1981 in un pozzo artesiano dopo 60 ore di disperati tentativi di riportarlo in superficie. La tragedia di Alfredino inizia la sera del 10 giugno del 1981. I genitori del bambino, non vedendolo rientrare, lanciano l'allarme. Qualche ora più tardi un poliziotto avverte dei deboli lamenti provenire da un pozzo artesiano: è la voce del bambino.

Da quel momento si susseguiranno diversi disperati tentativi di soccorso che però non avranno esito. Il 12 giugno arriva a Vermicino anche l'allora Presidente della Repubblica Sandro Pertini per seguire di persona l'andamento delle operazioni, che però non riusciranno a salvare la vita del bambino. Da quella sconfitta della macchina dei soccorsi, incassata nonostante gli atti di eroismo di alcuni, sono nati successivamente il dipartimento della Protezione Civile e un Centro, che porta il nome di Rampi, che oggi si occupa di informare sui rischi e intervenire in situazioni di emergenza.

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