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Belle? Da morire

Pronte a sacrificare un anno di vita pur di restare belle

2 donne su 5 vivrebbero un anno in meno per essere più avvenenti

Pronte a sacrificare un anno di vita pur di restare belle

Dal film "La morte ti fa bella"

Sarebbero disposte a rinunciare anche a un anno di vita, pur di restare belle fino alla fine... ma belle belle belle. È quanto emerge dal report globale ''The Real State of Beauty'' di Dove. Ma qual è l'ideale della perfezione. E, a questo punto, qual è il prezzo della perfezione fisica?

La bellezza è un concetto complesso e mutevole, ma oggi è diventata un peso insostenibile per molte donne e ragazze. E se ne vedono gli effetti, con i tanti disturbi alimentari. E anche con il ricorso precoce alla chirurgia esterica: labbroni, seni, sopracciglie tatuate, ciglia e unghia finte... 

Lo studio di Dove, basato su 33.000 persone in 20 paesi, evidenzia come la ricerca della bellezza ideale stia soffocando la fiducia in se stesse. In Italia, la situazione è particolarmente preoccupante: una donna su quattro sente il bisogno di cambiare il proprio aspetto per assomigliare alle immagini che vede online, pur sapendo che sono spesso manipolate o create dall'intelligenza artificiale.

Sotto accusa anche la pressione esercitata dai social media. Quasi il 90% delle donne e delle ragazze riconosce di essere stata esposta a contenuti dannosi sulla bellezza attraverso piattaforme online.

Questo fenomeno non solo contribuisce a rafforzare gli standard estetici irrealistici, ma genera anche una cultura di confronto costante basata su immagini idealizzate e ritoccate.

Le aspettative di apparire sempre perfette su questi social network sono diventate tanto insostenibili quanto irrealistiche. 

E le più giovani sono le più esposte e fragili. In Italia, il 70% delle donne aspira a un aspetto sano, riflettendo un'importanza data alla salute che trova radici nella cultura italiana di vivere bene. Questo desiderio è particolarmente forte tra le donne con condizioni legate alla salute mentale (84%), le donne LGBTQ+ (77%), e quelle con corpi più robusti (74%), evidenziando un impegno diffuso verso un benessere completo. La sottile linea tra desiderare di essere snelle e accettare il proprio corpo è un'altra sfida affrontata dalle donne italiane: il 66% cerca di mantenere una figura snella, mentre il 53% si sforza di avere una vita sana. L'ideale di essere formose pur mantenendo un aspetto soddisfacente è un obiettivo condiviso dal 49% delle donne italiane. L'87% delle donne e il 62% delle ragazze nel Bel Paese vivono con una bassa autostima riguardo al loro corpo, un campanello d'allarme che richiede azioni concrete per promuovere un dialogo inclusivo e positivo sulla bellezza. Il panorama non è solo interno: più del 70% delle donne e delle ragazze italiane sono consapevoli che le immagini femminili nei media sono manipolate digitalmente, e questa conoscenza non è immune dall'impatto. Circa un terzo delle intervistate ammette di sentirsi pressata a modificare il proprio aspetto per adeguarsi agli standard irrealistici veicolati online.

Nel corso degli ultimi otto anni, si è registrato un cambiamento nella percezione delle donne riguardo al giudizio basato sull'aspetto fisico. Questo cambiamento è particolarmente evidente in Italia, dove il 30% delle donne ritiene di essere ancora giudicato per il proprio aspetto, rispetto al 36% nel 2016. 

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