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La nuova Commissione
29 Giugno 2024 - 21:55
Si tratta. Giorgia Meloni con Ursula von der Leyen
Liliana Segre attacca dopo la bufera sui giovani di Fdi: «Dovrò essere cacciata ancora dal mio Paese?»
ROMA. Di fatto i negoziati in Europa sono già partiti. Corrono su un binario parallelo: da un lato la composizione della futura Commissione Ue, dall’altro il voto a scrutinio segreto alla plenaria di Strasburgo, che dovrà decidere se confermare o meno l’indicazione di Ursula von der Leyen alla presidenza della Commissione stessa. Per l’Italia sono due trattative che Palazzo Chigi spera possano incrociarsi. Il Governo è compatto e pronto a rilanciare la richiesta di una delega di peso ma, dall’altra parte, il muro dei socialisti e dei liberali è destinato ad alzarsi ulteriormente. «L’Italia deve avere un Commissario di serie A, e deve avere una vicepresidenza, perché spetta al nostro Paese, Nazione fondatrice con 60 milioni di abitanti, con il governo più stabile d’Europa», avverte il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, che invita von der Leyen ad aprire un dialogo con i conservatori di Giorgia Meloni.
FITTO RESTA IN POLE. Il candidato commissario per l’Italia resta Raffaele Fitto e se Meloni strappasse una delega di peso potrebbe valutare il sostegno a von der Leyen nel segreto dell’urna, dopo essersi astenuta al Consiglio Ue proprio per non escludere alcuna soluzione. Il capogruppo di Fi al Senato, Maurizio Gasparri, osserva che l’Europa «deve rimanere unita. Il Ppe è essenziale. Quindi l’Italia, guidata dal Governo di centrodestra, con il presidente del Consiglio Meloni, deve avere nella Commissione europea un vicepresidente che abbia un ruolo di commissario con deleghe economiche significative. Il nome di Raffaele Fitto, insieme ad altri, andrebbe benissimo», conferma. Insomma, le grandi manovre in vista della plenaria del 18 luglio sono ancora tutte aperte. I conservatori potrebbero, almeno in parte, appoggiare von der Leyen se questa desse alcuni segnali sulla sua agenda di governo per la legislatura. Ma le trattative sono appena agli inizi, anche se serrate.
ANTISEMITISMO, SEGRE CONTRO I GIOVANI DI FDI. Intanto in Italia tiene banco l’inchiesta giornalistica di “Fanpage” sui giovani di Fdi, da cui sono emersi atteggiamenti antisemiti e razzisti che la stessa Meloni ha bollato come inaccettabili. Ieri a prendere posizione duramente è stata la senatrice a vita Liliana Segre, sopravvissuta ad Auschwitz: «Dovrò essere cacciata ancora dal mio Paese?», si è chiesta a “In Onda” su La7. Poi ha aggiunto: «Con il grande potere della destra non ci si vergogna più di nulla».
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