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il crollo sulla spiaggia

Monte di Procida: un costone si sfarina

Era in corso uno sciame sismico dell'Area Flegrea

Monte di Procida: un costone si sfarina

MONTE DI PROCIDA. Terrore in spiaggia a Miliscola. I bagnanti hanno assistito al crollo di un costone roccioso, mentre la terra tremava per una importante scossa da bradisismo nell'Area Flegrea. Ma i due fenomeni, ha assicurato l'Osservatorio Vesuviano, non sono correlati. Per fortuna non ci sono stati feriti. Ma l'area è stata interdetta anche da mare e sono in corso verifiche sulla sicurezza dell'area. Mentre si sollevano mugugni sul rischio della scarsa staticità della zona, come avvertono i geologi. Il Prefetto di Napoli, Michele Di Bari, ha convocato un tavolo per monitorare le necessarie e opportune operazioni di messa in sicurezza.

Il costone è franato mentre la spiaggia era piena di bagnanti e alcuni cineoperatori erano a largo di Miliscola per seguire il fenomeno del bradisismo che proprio in quel momento era nel pieno. Tanta paura e per fortuna nessun ferito. Ma la paura è stata tanta. E anche la preoccupazione delle istituzioni. Il Prefetto di Napoli, Michele di Bari, ha convocato urgentemente il Centro coordinamento soccorsi (CCS) operante presso la Prefettura per una valutazione complessiva della situazione dopo l’evento franoso che ieri ha interessato il costone roccioso sito in località Miliscola del Comune di Monte di Procida. Il cedimento è avvenuto mentre era in corso uno sciame sismico nell’area dei Campi Flegrei con un evento di maggior magnitudo, 2.6, localizzato alle 11,59 nella zona degli Astroni-Pisciarelli nei pressi del casello di Pozzuoli della Tangenziale di Napoli, ad una profondità di circa 3 km. L’assenza di correlazione tra i due fenomeni è esclusa fermamente dal direttore dell'Osservatorio Vesuviano Mauro dI Vito. Dalle prime informazioni si è appreso che lo smottamento, di modesta entità, si è verificato in un’area ad alto rischio franoso (R4) già interdetta all’accesso, ma non ci sono correlazioni tra il distacco roccioso e il movimento tellurico dovuto al bradisismo. Immediati i sopralluoghi disposti e a cura del servizio tecnico comunale per verificare la necessità di implementare la presenza di barriere fisiche di accesso al sito e di cartellonistica. La zona è presidiata anche via mare dalla Capitaneria di Porto e sul posto sono presenti anche i Vigili del fuoco. L'area è anche interessata da un divieto di navigazione per 400 metri dalla costa. «Noi geologi lo sosteniamo da tempo: la valutazione della vulnerabilità di un fabbricato non può prescindere dalle condizioni di stabilità idrogeologica del contesto in cui si trova. La sola analisi della vulnerabilità sismica non è sufficiente; è fondamentale considerare anche la stabilità e il rischio idrogeologico dell'area» ha dichiarato Egidio Grasso, presidente dell’Ordine dei geologi della Campania, commentando la frana a Monte di Procida , nei Campi Flegrei, in località Torrefumo. «L’evento - spiega Grasso - è un esempio lampante su come l'interazione tra fenomeni sismici e aree a rischio idrogeologico possa avere conseguenze disastrose. La frana a Monte di Procida non solo ha messo in pericolo la vita dei presenti, ma ha anche sottolineato l’importanza di una valutazione integrata di tutti i rischi naturali». Secondo Grasso, «è necessario adottare un approccio integrato nella valutazione dei rischi», che includa «analisi sismica per valutare la risposta dei fabbricati agli eventi sismici, stabilità idrogeologica per esaminare la stabilità del terreno e il rischio di frane, pianificazione territoriale per progettare e costruire tenendo conto delle caratteristiche geologiche e idrogeologiche del territorio». 

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