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la protesta dell'aidacon

Pay tv, Claps: «Basta speculazioni ai danni dei cittadini»

Il presidente: «Siamo in un regime di monopolio»

Adiacon

Il presidente Carlo Claps

ROMA. Puntuali, con l’inizio del campionato, scattano gli aumenti per le pay-tv. Dazn che è titolare dei diritti audiovisivi della serie A per le prossime cinque stagioni, ha annunciato un ritocco dei prezzi per gli abbonamenti (a gennaio scorso già ne erano stati applicati di nuovi rispetto a quelli dell’anno 2023). Stesso discorso anche per Sky: brutta sorpresa, dunque, per i tifosi che in questo week-end hanno preso d’assalto le piattaforme televisive per non perdersi l’inizio della stagione calcistica.
Aidacon consumatori, con il suo presidente Carlo Claps, insorgono: «Questa è una battaglia che portiamo avanti da anni, non è più possibile accettare queste speculazioni a danno dei cittadini. Gli appassionati di calcio non sono tutelati: quando sono stati assegnati i diritti tv, non si è tutelata la passione degli italiani. In sostanza siamo in un regime di monopolio, il consumatore non ha la possibilità di poter scegliere tra due prodotti basandosi sulla diversa qualità ma è obbligato, per poter vedere la propria squadra del cuore, a sottoscrivere l’abbonamento con l’unico assegnatario dei diritti, pagando somme esagerate. In altri paesi come ad esempio la Francia, il governo è intervenuto per calmierare i prezzi, In Italia invece dobbiamo sopportare questo abuso di posizione dominante, che è diventato inaccettabile. Abbiamo avviato una segnalazione per abuso di posizione dominante all’Autorità Garante della concorrenza e del mercato ma per poter ottenere il risultato sperato è necessario che i consumatori continuino ad inviarci le loro comunicazione di protesta».

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