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Il caso
01 Ottobre 2024 - 09:41
L'ex ministro Gennaro Sangiuliano
Ha chiarito tutti gli aspetti della sua denuncia che ha portato all’iscrizione nel registro degli indagati dell’imprenditrice di Pompei Maria Rosaria Boccia per minaccia a corpo politico e lesioni gravi. È stato ascoltato ieri per oltre 4 ore in Procura a Roma l’ex ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, convocato dai pm in relazione al cosiddetto “caso Boccia”. Sangiuliano, davanti al procuratore capo Francesco Lo Voi e al procuratore aggiunto Giuseppe Cascini, è stato convocato per chiarire alcuni elementi della in merito alla denuncia che ha presentato nei confronti della donna.
L’ex ministro è stato ascoltato alla presenza del proprio avvocato in quanto indagato in procedimento connesso in relazione all’esposto presentato dal parlamentare di Avs, Angelo Bonelli. «Abbiamo illustrato alcuni aspetti della denuncia che abbiamo presentato nei confronti della Boccia così come chiesto dai pm. Gli inquirenti ora con scrupolo vaglieranno quanto abbiamo messo a loro disposizione. Abbiamo massima fiducia nell’autorità giudiziaria ha detto l’avvocato, Silverio Sica, aggiungendo che «l’ex ministro è scosso e sta cercando di recuperare la serenità, ma adire alle vie legali era necessario altrimenti sarebbe rimasto il sospetto di un uomo ricattabile».
Gli inquirenti convocheranno a breve anche la 41enne Boccia, anche se ci vorranno alcuni giorni per completare l’analisi dei device sequestrati nel corso della perquisizione domiciliari, nella abitazione di Pompei, effettuata dai carabinieri il 21 settembre scorso. Intanto il report di Arcadia sull’audience digitale dei ministri del Governo a settembre afferma che Sangiuliano è sul podio dell’engagement social, assieme al ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, e a quello dell’Istruzione, Giuseppe Valditara. L’interazione con i tweet vede primeggiare, invece, lo stesso Sangiuliano, con Piantedosi e Locatelli.
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