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professoressa aggredita

Parla la preside: «Lunedì apertura regolare»

La docente è stata dimessa. Le mamme minacciano "lo sciopero". «Ritireremo i nostri figli da quella scuola».

Parla la preside: «Lunedì apertura regolare»

Il sindaco Luigi Vicinanza, al centro, la preside Donatella Ambrosio e, alla sua sinistra, la responsabile del plesso, Teresa Esposito

CASTELLAMMARE DI STABIA. L'arcivescovo di Sorrento-Castellammare di Stabia, monsignor Francesco Alfano, ha espresso solidarietà alla preside dell'istituto comprensivo "Salvati" di Castellammare di Stabia, Donatella Ambrosio, per il raid subito dai genitori di Scanzano che - irrompendo a scuola in orario di lezione - hanno aggredito e ferito la professoressa di sostegno. Un orrendo spettacolo subito da 144 bambini presenti nelle aule e che hanno assistito all'assalto da parte dei loro genitori nel tentativo di linciaggio della docente.

Solidarietà le è stata manifestata anche da associazioni cittadine e dal sindaco Luigi Vicinanza. Parole di comprensione e apprezzamento per il suo lavoro in giorni terribili. «Ora la docente è a casa, sotto shock, e si riserva di sporgere denuncia per l’accaduto. Il padre, fratturato a un polso per difenderla, deve essere sottoposto a intervento chirurgico» racconta la dirigente scolastica.

«Io da 10 anni dirigo questa scuola e la responsabile a Scanzano, la professoressa Teresa Esposito è lì da più di 30 anni - aggiunge - abbiamo avuto talvolta incomprensioni con i genitori, perché il contesto del centro antico è difficile e noi della Salvati lo comprendiamo interamente, lavorando con un centinaio di docenti e ospitando 350 studenti. Piccole crisi ne abbiamo avute, ma mai genitori organizzati in branco… è inaccettabile».

Ma lei ha incontrato i genitori dell'assalto di giovedì mattina?

«Il giorno dopo alcuni di loro sono venuti a giustificarsi, accusando i responsabili del plesso di avere fatto scudo alla professoressa che loro hanno denunciato con cose indicibili. Ma che dovevamo fare? Consegnargliela? Io non difendo né accuso nessuno. Ci sono indagini che faranno chiarezza. Sono andata subito dal comandante dei carabinieri a sincerarmi se ci fossero davvero dei video incriminati. Ma mi hanno detto che non c’è niente. Sembra che si sia montata una vicenda sulla quale si farà luce». 

Che cosa ha detto ai genitori?

«Che avrebbero potuto venire da me e avremmo predisposto controlli, telecamere. Ho condannato e condanno la violenza che a scuola non deve entrare mai. Addirittura un raid punitivo, siamo molto amareggiati di tutto ciò. Abbiamo lavorato con tanta dedizione sempre. Abbiamo collaborazioni con la parrocchia San Michele, con RAS, scuola presso l'ex complesso dei con progetti e attività di riciclo e di archeologia. Purtroppo non siamo riusciti a ottenere dal Comune la ristrutturazione della palestra, ma portiamo i ragazzi a fare ginnastica a Salerno, con il campione olimpionico, Salvatore Maresca, che è stato alunno della "Salvati". E abbiamo allestito una cucina in cui vengono a fare scuola a ragazzi e genitori i migliori chef, come Manuchef, progetti musicali, insegnamento di strumenti e spettacoli al San Carlo...».

Cosa l'ha di più addolorata?

«La mancanza di fiducia, dopo tanti anni di lavoro».

Infatti, i genitori ora minacciano in blocco di ritirare i loro figli, di manifestare pubblicamente in strada.

«Gliel’ho spiegato, non giova al quartiere che la scuola chiuda. Noi verremmo trasferiti ma loro perderebbero la scuola del quartiere che per i giovani può contare solo sulle attività della scuola e della chiesa… Scanzano si impoverirebbe a loro danno».

Gli insegnanti sono spaventati. Che cosa succederà lunedì?

«La scuola sarà aperta regolarmente, chiederemo la presenza dei carabinieri, per la tranquillità di tutti. Ma la scuola non si chiude».

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